Team Ulisse Cultura e Spettacoli

Non vi siete mai chiesti cosa volesse dire "Scè a spaccà 'a croce?". Non vi nascondo che quando ero un bambino immaginavo fosse qualche rito tra il sacro e l'esoterico. Immaginavo la coppia di sposini armati di piccone che frantumavano con frenesia una croce di ferro. Ovviamente l'origine di questo modo di dire è tutt'altra cosa. In effetti quando due giovani innamorati, dopo un lungo tirocinio, ottenevano l'approvazione alle nozze da parte di tutto il parentado, passavano alle operazioni necessarie per realizzare il loro sogno d'amore. La prima cosa che facevano, per la parte che riguardava il rito civile, era quella di andare al Municipio per firmare la promessa di matrimonio in presenza dell'autorità costituita. Poiché la maggior parte dei cittadini tarantina e non solo, era analfabeta ed incapace di fare la propria firma, quando i due giovani si presentavano al sindaco per firmare, l'unica cosa che sapevano fare erano due tratti di penna, verticale il primo, spaccato trasversalmente dal secondo: il segno della croce, simbolo eloquente dell'analfabetismo dominante. Credo che ancora oggi in alcune zone resiste questo modo di dire, ma fortunatamente il segno ics si mette solo….sulle schedine del totocalcio!!

Tarentum Nobilissima Urbs.

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