Cara Daniela,
mi permetto di darti del tu perchè desidero instaurare immediatamente un clima amichevole e sereno.
Ho letto la lettera aperta che hai inviato al direttore del Corriere del Giorno del 26 Febbraio pagina 7 titolata 'Una tarantina da S. Francisco: «Tutti brutti, sporchi, cattivi»' e devo confessarti che mi ha colpito non poco e lasciato un forte sapore amaro in bocca, nongià per le constatazioni da te fatte quanto per la durezza dei toni da me percepita.
Sono anche io un tarantino che vive lontano da Taranto da ormai 22 anni e nonostante siano così tanti ti assicuro che sono molto giovane. Posso condividere con te le sensazioni provate quando ti riferisci al territorio, in effetti vederlo in quello stato di degrado è come una coltellata al cuore per noi, diciamo così, forestieri che ogni volta che torniamo a taranto vorremmo poterla trovare come d’incanto rifiorita.
In effetti il problema è grande e di soluzioni ce ne possono essere e tante.
Per chi vive lontano da Taranto è molto più facile vedere quanto di cattivo c’è perchè può balzare subito all’occhio rispetto a quanto di buono esiste che va invece cercato con un po di pazienza e grazie anche alla possibilità di conoscere persone che in questo percorso possono aiutarti.
Non sono invece assolutamente d’accordo con te quando ti riferisci ai Tarantini in quel modo così sprezzante e cito testualmente le tue parole “Taranto è sporca, la gente è maleducata e ignorante e il livello di qualità della vita è una delle peggiori di tutta Italia (...) i giovani tutti uguali e senza aspirazioni, se non quella di esporre qualche inutile status symbol dell’odioso piccolo borghese.”. E ti confesso anche che a caldo subito dopo aver letto l’articolo sul Corriere del Giorno, ho lasciato un post su un forum dove sono stato anche molto duro e sarcastico nei tuoi confronti.
. I Tarantini non sono tutti così come tu li definisci, c’è una moltitudine di persone oneste e volenterose che opera tutti i giorni nell’anonimato per cercare di migliorare la situazione. Io più che accusare loro cercherei di capire cosa si può fare per mettere in condizione la parte sana della città, e ti assicuro che è grande, a rimettere in moto il volano, magari creando le condizioni di base per far si che ciò accada, e qui non entro nei dettagli della politica perchè tanto la storia è sotto gli occhi di tutti.
É vero che ci sono tante persone che non hanno voglia di far nulla, ma dimmi, dove non ve ne sono? Io abito in una cittadina della ricca lombardia e ti posso assicurare che di fannulloni locali, maleducati e ignoranti attenti solo agli status symbol, ce n’è molti anche qui, e non sono immigrati.
Io sono orgoglioso ad esempio, pur vivendo a 1000Km di distanza da Taranto di far parte di alcuni gruppi di discussione ed anche di una associazione a favore della solidarietà a favore di chi a Taranto è meno fortunato. Se ti va puoi andare a dare un’occhiata sui siti di queste comunities per farti un’idea un po più precisa di cosa accade li... www.tarantonostra.com, www.filonidetaranto.it, www.delfinierranti.org. Questo solo per farti qualche esempio.
Adesso vorrei farti una proposta, poichè nella settimana tra il 3 ed il 10 Febbraio sarò proprio a San Francisco per lavoro, mi farebbe piacere incontrarti, magari per un caffè e chiacchierare un po della nostra Taranto, e di quante cose buone nonostante tutto accadono.
Se vorrai rispondermi e se ti andrà di incontrami, posso darti anche il mio indirizzo di posta grazie al quale potrai rintracciarmi anche mentre sarò a SF.
Ciao