Carissimi,
mi accingo a mandare ai mezzi di informazione questa nota stampa. So benissimo che molti di voi sono già a conoscenza di questo gravissimo problema, e che già si è costituito un comitato cittadino. Però come si dice, più siamo e meglio stiamo, quindi anche noi scendiamo sul campo della battaglia a fianco delle Associazioni e movimenti che lo hanno già fatto nei giorni scorsi.
UNIAMOCI

COMUNICATO STAMPA

Apprendiamo dalla stampa la “grave” notizia, ovvero della volontà della Regione Puglia (incontro di ieri tra il Presidente Vendola, l’Assessore Losappio e il Ministro Bersani), di collocare un rigassificatore a Taranto, scartando l’ipotesi di Brindisi.
In qualità di associazione che da subito si è schierata per il NO “ad un rigassificatore a Taranto”, come moltissime altre Associazioni, pur condividendo le preoccupazioni per la difficoltà di approvvigionamento del gas a livello internazionale, riteniamo Taranto improponibile ed inidonea come sito per l'insediamento di un rigassificatore.
Chiediamo al Presidente Vendola e all’Assessore Losappio:
Alla luce del rischio di “peggiore incidente”, previsto nella valutazione di impatto ambientale di Oxnard (Rapporto della Commissione Energetica della California del Luglio 2003), quale scenario ci troveremmo di fronte a Taranto in caso di atti di sabotaggio o terrorismo oppure di un banalissimo incidente di collisione tra navi?
Noi siamo venuti a sapere che uno studio preparato per il Pentagono nel 1982 (ne abbiamo una copia disponibile per la consultazione) afferma che “È probabile che se il 9% del carico di Gas liquido di una nave cisterna fuoriuscisse sull’acqua. [...] Si trasformerebbe in una nube o un pennacchio e si disperderebbe lungo la superficie fino a incontrare una fonte di accensione. Tale nube potrebbe in dieci/venti minuti allungarsi sottovento almeno tre miglia. Alla fine potrebbe arrivare più lontano, dalle sei fino alle dodici miglia. [...] Come un palla di fuoco potrebbe bruciare qualsiasi cosa nel suo raggio, ed il suo calore radiante potrebbe causare ustioni di terzo grado e dar vita a incendi fino a uno/due miglia di distanza dalla nube. Una palla di fuoco di GNL diffondendosi in una città può causare un’enorme quantità di incendi ed esplosioni in una vasta area. Al momento o nel prossimo futuro non c’è modo di combattere un grande incendio di GNL.”.
La potenza di un'esplosione di gas equivale a quella dell'energia nucleare. Siamo venuti a sapere che, secondo lo studio preparato per il Pentagono nel 1982 (ne abbiamo una copia disponibile per la consultazione), l’energia sprigionata da una gasiera con un serbatoio di 125000 metricubi sarebbe equivalente a 55 bombe di Hiroshima prive di radiazioni, come pure affermato in “Science and Environmental Policy Project”.
Queste notizie ci allarmano moltissimo,
Siamo convinti:
- Dell’elevato tasso di pericolosità. Per rilascio e perdite di vapori di metano altamente infiammabili in una zona dove già esistono industrie a rischio come raffineria, ILVA etc... (di recente il grave incidente alla raffineria con lo sversamento di 30 mila mc di gasolio)
- Notevole impatto ambientale. Dragaggio dei fondali con ben 4.500.000 mc di fanghi di risulta che, presumibilmente contaminati da sostanze tossiche, vanno smaltiti in discarica.
- Ripercussioni sul porto. Incide sulle sue direttrici di sviluppo e con tutte le misure di sicurezza che le gasiere impongono, ostacolerà il normale traffico mercantile.
- Alto impatto paesaggistico. I due serbatoi di contenimento del gas liquefatto hanno un'altezza di 51 metri, quanto un grattacielo di 17 piani e deturperà ulteriormente il profilo della costa.
Teniamo conto inoltre che:
- A Taranto vi sono già nove impianti a rischio di incidenti rilevanti in aree limitrofe.
- Che la città già contribuisce ampiamente al mantenimento di attività di rilevanza strategica nazionale (ILVA, raffineria, tre centrali termoelettriche, base navale militare).
- Che il territorio di Taranto è stato dichiarato area ad elevato rischio ambientale.
- Che la direttiva 'Seveso' è rimasta in grande parte inapplicata sul territorio.
- Che il progetto prevede un modesto impiego di personale (qualche decina di unità), senza dubbio inferiore ad un utilizzo di quella area per attività portuali.
- Che la Puglia produce energia ben oltre il suo fabbisogno esportandola nel resto del Paese.
- Che nè in Consiglio comunale nè in Consiglio Provinciale è stata discussa e deliberata la scelta del rigassificatore.

Per quanto sopra, Vi chiediamo di valutare fino in fondo, quali responsabili della salute dei cittadini, i rischi per la sicurezza della popolazione alla luce dei nuovi eventi e notizie successivi alle valutazioni d'impatto ambientale o comunque fino a oggi non emersi.
Vi chiediamo di considerare con la massima attenzione le questioni esposte, tenuto anche conto che le valutazioni tecniche effettuate fino ad oggi si sono basate su perizie di parte presentate e finanziate dalle società proponenti i progetti. La sicurezza dei cittadini non può essere affidata alle valutazioni di perizie di parte.
Vi chiediamo di verificare le questioni esposte mediante accurate indagini affidate a studiosi, italiani e stranieri, di indiscussa capacità e autorevolezza.
Vi invitiamo infine a considerare se sia opportuno costruire impianti, come quello previsto a Taranto, che al rischio particolarmente rilevante derivato dalla sua stessa natura aggiungerebbe il rischio derivato dalla mancanza di esperienza in impianti del genere.

Ufficio Comunicazione
Espedito Alfarano
368 646677

2-0 ma di positivo c'è solo il risultato. Per fortuna nostra molto bugiardo.
La partita la fa la mediocre Repubblica Ceca, che è si una grande squadra ma quando ha almeno metà dei titolari che ieri mancavano. Pavel Nedved, il guerriero indomito, tira da tutte le parti e solo l'ottimo portiere azzurro Gianluigi Buffon, il migliore in campo in assoluto, gli nega l'ebbrezza del gol, e a noi la paura del 'torniamo a casa'.
L'italia soffre. Soffre molto. Ma ormai non è più una novità. Consuetudine. Abitudine direi.
Lippi, quanto ti ho amato. Quanta stima avevo per te e per il tuo modo di giocare. Ma quanta paura hai adesso dei giornalisti.
La formazione, cari amici, quest'anno non la fa il commissario tecnico. Bensì la squadra di giornalisti che, come sostengo da anni, con le loro parole, le loro chiacchiere, influenzano le decisioni degli allenatori.
Totti. Francesco Totti. E' scandaloso continuare a farlo giocare. Dire che non è in forma è riduttivo. Ieri addirittura pur di far giocare, nonostante il modulo e la squadra avversaria stimolasse una soluzione completamente diversa, Lippi cosa fa? Lo schiera punta, al fianco di uno spento Gilardino. Totti con il suo trottare da uomo stanco non trova la posizione. Si gira e si vota. Ma niente. Ad un certo punto cosa fa? Indietreggia. Lasciando Gilardino solo. E' uno scandalo. Continuare a far giocare Totti, solo perchè si chiama Totti, è uno scandalo.
Imponente come sempre la prestazione di Cannavaro e Zambrotta. Buona quella di Grosso, Perrotta, Camoranesi. Bravo e arcigno Materazzi che con una testata ci porta in vantaggio.
Ah Lippi Lippi!
Ma ti sei proprio rincoglionito: mette Camoranesi in mezzo. E quando mai??? Lippi ma ti sei scordato che Camoranesi è un uomo che dalla fascia si accentra e permette una marea infinita di cross??? Cross??? ma giustamente cross per chi? Visto che l'ariete azzurro capocannoniere della serie A Luca Toni, sta rifilato in panchina??? Lippi Lippi ... smetti di fare la formazione dei giornalisti che devono vendere i giornali e inizia a fare la formazione con la tua testa.
Amici, mi duole dirlo ma di questo passo non si va lontano, anzi ormai ogni occasione è buona per uscire e tornare a casa.
Addirttura (come con gli USA) siamo stati con un uomo in piu per tutto un tempo, il secondo, ma non solo non abbiamo saputo sfruttare la superiorità numerica, addirittura era la repubblica ceca che faceva il gioco.
Brutta, brutta, brutta Italia. Ma sopratutto lo ripeto, Lippi Lippi ... smetti di fare la formazione dei giornalisti che devono vendere i giornali e inizia a fare la formazione con la tua testa. Totti in queste condizioni è un uomo in meno. Lascialo in panca. E ricordati che questa non è la tua nazionale. E' la nazionale di 55 milioni di persone.

Il mare identifica la nostra terra insieme alle unicità e tipicità che contraddistinguono ogni territorio.
Ricordiamoci sempre che Noi siamo figli di Taras ed un grande simbolo con testimonianze della Magna Grecia.
Lo so che lo sapete, ma dirlo e ridirlo e dirlo ancora, si rifà alla filosofia della ripetizione che dà convinzione.
Chi ci è nato ne ha ì colori, i suoni ed i profumi stampati nella mente, e li porta con sé ovunque vada. È la dolce ossessione della gente del sud, che non riesce a stargli lontano troppo a lungo, o di chi, turista per caso o per scelta, sia rimasto vittima dell'incantesimo della sua storia e dell'arte della musica popolare e dei colori che contraddistinguono questa Provincia con le sue unicità sotto vari aspetti.
Ceramiche, chiese rupestri, gravine, antichi mestieri, masserie, dimore storiche, gastronomia e prodotti tipici, le tradizioni popolari, la musica (la pizzica) ecc...

Tarantoturismo vuole evidenziare tanti valori tarantini ed attività tarantine unite come UNICI conservatori e custodi di una tipicità e identità tutta territoriale.
Pensando sempre ed anche a chi é lontano dalla ns. Provincia ma che ha sete di conoscenza, se non é mai stato qui, o che purtroppo si é dovuto allontanare dalla propria terra.
Novità le presentazioni audio video sul Tarantoturismo dopo quelle delle tradizioni popolari e delle attività di consolati.
Guardare la semplice presentazione della Provincia insieme ad alcune presentazioni di strutture alberghiere.
In tal modo rendiamo sempre più coinvolgente ed interessante visitare il portale soprattutto dando dei buoni motivi per venire o ritornare a Taranto.
Buona visione

La Direzione Tarantoturismo.it

Stefania Bellanova

Saluti a tuttiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii