S. E. il Prefetto di Taranto
dott. Ingrao
Perdoni il tono schietto e poco formale. Ci consenta di rivolgereci a Lei direttamente, non utilizzando i dovuti e formali canali. Probabilmente i suoi collaboratori La avranno informata della richiesta a Lei avanzata da più parti di intervenire direttamente nella querelle societaria del Taranto Calcio. Al riguardo questa associazione aderisce incondizionatamente alla suddetta proposta inizialmente avanzata del Cav. Gennarini. E ciò per diverse ragioni: anzitutto, pur non potendo, non volendo sostituirci alle valutazioni che solo il Suo Ufficio puo' fare, crediamo che la situazione dell'ordine pubblico possa nel breve volgere di tempo aggravarsi. La tifoseria tarantina, della quale ci onoriamo di far parte, soffre per umiliazioni della propria passione oramai da troppo tempo. In tale difficile situazione è ipotizzabile, ma non augurabile, che qualcuno possa trascendere nei propri comportamenti. Per di più fino ad ora i soci di maggioranza e minoranza del Taranto Calcio nulla hanno fatto per bagnare le polveri; al contrario, sono rimasti insensibili agli appelli ed ai richiami anche avanzati da istituzioni di questa città. Ma a Lei, al suo intervento, alla sua eventuale sollecitazione nessuno potrebbe sottrarsi; innanzi la Sua autorità tutte le parti in questione si sentirebbero più responsabilizzate. La sua figura potrebbe rivelarsi decisiva. Lei è rappresentate del Governo nella Provincia di Taranto. Lei è per questo al di fuori ed al di là di ogni interesse politico, particolare, o peggio, clientelare. In sostanza Le chiediamo di spendere la sua autorità e la sua autorevolezza per aiutarci a risolvere questa situazione che non solo mortifica la nostra passione, ma consegna a tutta il Paese l'immagine di una città, quella di Taranto, immobile ed insensibile. Il nostro auspicio di buon lavoro.