Ciao Fabio,
ci avevi anticipato ciò che stava per succederti all'Ilva quindi non posso dirti di esserne sorpreso, anzi qualcosa l'ho già scritta in merito.
Certo, Fabio, come negarlo? Mi dispiace che ti sia effettivamente successo, un posto di lavoro è un posto di lavoro, soprattutto di questi tempi, ma se un posto di lavoro e uno stipendio valgono, so che vale molto di più la dignità, ed anche tu lo sai bene.
Davi fastidio, ti hanno tolto di mezzo. Scarna ma è questa la verità.
Fanno sempre così. Molta gente a Taranto dinanzi al ricatto si rassegna ed accetta di tutto. Condizioni di lavoro ingiuste, pesanti, a volte infami, pericoli e non lievi per la salute, tutto per uno stipendio. Per sopravvivere. Per niente di più.
All'Ilva sono sciacalli e questo l'hanno capito, per questo sono ancora lì,
più prepotenti che mai.
Nessuno, tra quelli che potrebbero, si oppone 'veramente' per obbligarli a sistemi al passo con i tempi e a procedure più giuste e rispettose degli uomini.
E quelli sono ancora lì. A fare il bello e il cattivo tempo. Tu davi fastidio e ti hanno tolto di mezzo. Hai pagato salato il fatto di aver voluto essere te stesso e non una marionetta nelle mani di chi regge i fili di uno spettacolo deprimente.
Oggi ti sembra tutto nero, e certo non è una cosa bella trovarsi a spasso, con la sensazione di essere solo e senza amici, ma il disagio non deve portarti alla resa o al cambiamento delle tue caratteristiche.
Qualche tempo fa spingevi amici e colleghi a ... non aver paura di avere coraggio!
Fabio, è proprio questa la loro strategìa. Ridurre prima o poi al silenzio e alla rassegnazione chi ha alzato troppo la cresta! Ma se restiamo sempre in silenzio, quei signori non cambieranno mai, e la faranno sempre da padroni!
E la nostra storia non cambierà mai.
Valerio dei Pacefatta ti ha, tra l'altro, appena detto: ' ... ti chiuderanno la bocca, tu scrivi'.
Bene, Fabio, non farti chiudere la bocca. Se ti conosco un pò, non lo farai.
Dal canto nostro sai bene che è sempre a tua disposizione oltre che questa ML ed il guest del sito, anche da qualche mese 'TarantoPost', che forse non è molto, ma certamente molto di più che uno sfogo, una chiacchierata tra pochi intimi come questa. Lo abbiamo avviato, come sai, anche per ovviare alle tante 'censure' di giornali non sempre coraggiosi e coerenti. Centinaia e centinaia di tarantini frequentatori di internet leggono TarantoPost e possono, devono conoscere sempre di più queste storie e queste ingiustizie. Soprattutto le nuove generazioni devono sapere le cose come stanno e man mano maturare le riflessioni giuste se vogliono veramente far cambiare in meglio la loro città e la loro vita. La tua testimonianza serve, oggi più che mai. Soprattutto a loro.
Ti abbraccio.
Francesco