Commento:
Legittimo e comprensibile il pessimismo di Marcello (d'altronde chi ha provato e sta provando sulla propria pelle l'ignoranza e le disgustose bassezze dei cosiddetti potenti o presunti tali e lo squallido opportunismo dei vergognosi lacchè dei cosiddetti potenti o presunti tali non può certamente essere molto ottimista sul futuro della nostra città) come legittima e comprensibile è la grande speranza di chi invece si augura che anche a Taranto, persino a Taranto, il brutto anatroccolo possa trasformarsi in cigno. Ma perchè il 'miracolo' avvenga non ci sarà soltanto bisogno di legalità molto più diffusa, di magistrati onesti e rigorosi, di processi giusti e di sanzioni adeguate (senza indulti che tengano e che salvino chi ci ha ridotti in questo stato miserevole) che servano per fare giustizia vera ma anche da monito per chi si appresta a mettersi al timone ma soprattutto occorre che, volgendo il pensiero e lo sguardo oltre il nostro naso, e cioè ai nostri figli ed ai giovani di questa città, siamo noi per primi che dovremo deciderci a cambiare, a scegliere molto più spesso la gallina di domani rispetto all'uovo di oggi. E cioè capire che non serve a niente mettere in tasca un obolo da 50 euro o anche meno se poi chi ti ha ingannato ti costringe a tirarne fuori 500 (cioè dieci volte di più) per pagare danni di ogni specie e ti consegna una realtà che più scassata non potrebbe essere. Gira e rigira la lingua batte dove il dente duole: tocca a noi per primi cambiare, dentro, se vogliamo che le cose cambino veramente anche fuori.

Buongiorno