Parco Archeologico di Saturo

 

Riapre il Parco Archeologico di Saturo sotto la gestione della Cooperativa di Servizi per i Beni Culturali PòliSviluppo.

Una vera e propria sfida che la Cooperativa archeologica sente di dover affrontare a vantaggio dell’intera comunità ed in nome della storia tarantina. Un patrimonio archeologico inestimabile al quale il mondo scientifico continua a strizzare l’occhio con interesse estremo.  

 

 

La Coop. PòliSviluppo ha deciso di attuare il suo piano di recupero pluriennale dell’area archeologica operando per settori. Dopo una pulizia dell’intera area parco e delle strutture murarie della grande villa romana, grazie al contributo del Comune di Leporano,Taranto Isola Verde ed alla Soprintendenza Archeologica della Puglia, partiranno già dal mese di agosto le prime visite guidate tenute da personale specializzato nel settore archeologico.

 

L’apertura dell’ArtCafè, punto ristoro del Parco Archeologico, e del Book Shop rappresenta un primo tassello importante per l’organizzazione di incontri ed eventi culturali. Il bar, allestito dalla stessa cooperativa, sarà aperto al pubblico a partire da questa settimana. Funzionerà per tutta la giornata e di sera si trasformerà in american bar con musica dal vivo, disco pub, presentazione libri e serate a tema. L’inaugurazione serale avverrà durante questo fine settimana e sarà comunicato al più presto. L’affaccio a mare e la particolare scenografia realizzata da Martino Zingarelli sull’antico stile pompeiano, offrono uno scorcio senza paragoni.

Vi aspettiamo al Parco Archeologico di Saturo, marina di Leporano, spiaggia di Saturo, in corrispondenza del parcheggio principale.

 

 

 

 

IL PARCO ARCHEOLOGICO

 

L’area parco comprende testimonianze archeologiche che vanno dal neolitico, rinvenute sul pianoro compreso tra porto Saturo e Gandoli, all’età del Bronzo, ampiamente attestata  sul promontorio compreso tra le baie di Saturo e porto Perone (zona attualmente inclusa nel parco archeologico) dove nel secolo scorso sono stati messi in luce importanti villaggi, anche fortificati, successivamente reinterrari per esigenze conservative.

   Saturo lega la sua fama alle vicende storiche della colonizzazione di Taranto, divenendo importante centro della chora coloniale laconica, favorevole punto d’approdo nelle rotte del commercio marittimo ed importante centro di culto, come dimostrano i due santuari (quello della sorgente ed il “santuario dell’acropoli”) e l’abbondante materiale votivo qui rinvenuto.

   La grande importanza che il sito continuò a rivestire in età romana è testimoniata dai resti di una lussuosa villa romana, completa di pars rustica e di complesso termale. La villa si sviluppa ai lati della Torre Costiera del XVI sec. e domina le due insenature. Ad essa era funzionale la cisterna con volta a botte situata poco più a monte, riutilizzata in età moderna come ovile ed ambiente per la lavorazione del latte.

   Sempre ad età romana sono riferibili i due relitti di navi da carico, rinvenuti nella baia di porto Saturo, e la realizzazione dell’acquedotto Aqua Nymphalis che canalizzava le acque sorgive per l’approvvigionamento idrico della città di Taranto.

   Di carattere più strettamente militare sono le opere edilizie delle età successive ma che testimoniano il ruolo strategico militare che il promontorio continuò ad avere: la torre di avvistamento spagnola del XVI sec. e le costruzioni belliche del secondo conflitto mondiale  

 

Grazie

Gianluca Guastella