L'8
settembre 2018 il ministro Luigi Di Maio aveva fatto una impegnativa
dichiarazione sull'ILVA: "Abbiamo installato tecnologie a Taranto che
riducono del 20% le emissioni nocive". (1)
I
fatti dimostrano l'esatto contrario. Le dichiarazioni del ministro Di Maio sono
infatti smentite dalle centraline Arpa installate nella cokeria che registrano
valori in aumento per le emissioni diffuse in ambiente.
Abbiamo
effettuato un raffronto fra i dati registrati attorno allo cokeria nel bimestre
gennaio-febbraio 2019 con i corrispondenti dati del bimestre
gennaio-febbraio 2018.
In
cokeria si registra un incremento del 160% per il benzene, del 140% per
l'idrogeno solforato e del 195% per gli IPA totali. Sono tutti inquinanti
cancerogeni e anche neurotossici.
Per
quanto riguarda le polveri sottili misurate attorno alla cokeria, l'Arpa Puglia
registra un incremento fra il 18% e il 23% per il PM10 (a seconda del
campionatore ENV o SWAM) e del 23% per il PM2,5.
Solo
per il black carbon viene registrata una leggera riduzione del 5%.
Questa
è la tabella dei dati che abbiamo elaborato con il software Omniscope. I valori
indicati sono le mediane bimestrali.
Cokeria
ILVA
|
genn/febb. 2018
|
genn/febb. 2019
|
Incremento
|
|
unità
misura
|
Benzene
|
99
|
257
|
160
|
%
|
mcg/m3
|
Idrogeno
solforato
|
5
|
12
|
140
|
%
|
mcg/m3
|
IPA
totali
|
11
|
32,5
|
195
|
%
|
ng/m3
|
PM10
ENV
|
58
|
75
|
29
|
%
|
mcg/m3
|
PM10
SWAM
|
63,5
|
75
|
18
|
%
|
mcg/m3
|
PM2,5
SWAM
|
35,5
|
43,5
|
23
|
%
|
mcg/m3
|
Black
carbon
|
932
|
882,5
|
-5
|
%
|
ng/m3
|
Si
nota una netta differenza fra la gestione commissariale e la nuova. E' un
segnale evidente della scelta di incrementare la produzione. Le tecnologie che
Di Maio dice di "aver installato" non si vedono. Ignoriamo quali
siano le tecnologie installate di cui Di Maio dà già per avvenuta
l'installazione. Siamo di fronte ad un bluff tutto politico fatto di parole a
cui non corrisponde alcun dato di realtà. La verità è che ci stiamo
incamminando verso una prospettiva priva di reali garanzie per la salute e l'ambiente.
PeaceLink
partecipa alla fiaccolata di lunedì a Taranto ricordando a tutti i decisori
politici che per l'ILVA occorre una valutazione preventiva del danno
sanitario.
L'ILVA
continua a emettere sostanze cancerogene e anche neurotossiche. Sono i bambini
i soggetti più fragili e i più esposti ai rischi. Siamo solo all'inizio di
un aumento della produzione che ci preoccupa. Procedere al buio e senza
dati previsionali degli impatti sanitari, come sta facendo questo governo, non
è una condotta socialmente responsabile. Di questo passo rischiamo di
ritrovarci nei prossimi mesi delntro la fabbrica con valori ancora peggiori che
si estenderanno anche al centro abitato. Che fine ha fatto il Principio di
Precauzione? Il monitoraggio dentro la fabbrica è la garanzia per prevenire
ricadute nocive in città. PeaceLink da questo momento in poi pubblicherà report
periodici per segnalare se le centraline dentro l'ILVA forniscono dati in
aumento o in calo. Un controllo avanzato e continuativo nel cuore della fabbrica
è in questo momento lo strumento per allertare l'opinione pubblica e i
lavoratori stessi.
Alle
bugie della politica vogliamo rispondere con i dati scientifici. E questi dati
che oggi forniamo non ci confortano affatto. I bambini non possono essere le
cavie di un esperimento produttivo di cui stiamo scorgendo solo l'avvio.
A
ciò si aggiunge che la popolazione del quartiere Tamburi di Taranto è vicina
alle collinette contaminate state sequestrate dalla magistratura. La loro
presenza constituisce una fonte di costante inquinamento ambientale e di
preoccupazione. Alle collinette inquinate si sommano le polveri dei parchi
minerali ILVA (ancora scoperti) che in questi giorni di forte vento si sono
riversate sulla città. Non è un ambiente sano quello in cui nascono e crescono
i bambini. Il loro cervello è sotto attacco per via delle sostanze
neurotossiche che impattano sul neurosviluppo abbassando il quoziente di
intelligenza, come ha ricordato la recente trasmissione televisiva Presa
Diretta.
Alle
promesse tradite, alle negligenti condotte, che emergono in questi giorni nelle
testimonianze del processo Ambiente Svenduto, occorre rispondere con la
mobilitazione vigile e informata dei cittadini e dei lavoratori, tenendo alta
l'attenzione e pretendendo tutele e giustizia per Taranto.
Alessandro
Marescotti - Presidente PeaceLink
Si
allega INFOGRAFICA A CURA DI PEACELINK
(1) https://www.quotidiano.net/politica/video/di-maio-abbiamo-risolto-la-crisi-ilva-1.4154320
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