La bacheca dei titoli
del pizzaiolo professionista Michele Di Bari diventa sempre piĂą ricca.
L'istruttore di Crispiano ha partecipato alla seconda edizione del trofeo
“L’Omino di ferro”, competizione andata in scena a Marina di Cecina all'interno
di “Pizza Convivium 2019”. I vari "artisti" provenienti da tutta
Italia sono stati valutati da una giuria capitanata da Luciano Sorbillo,
pizzaiolo napoletano di fama mondiale discendente da una famiglia che da tre
generazioni regala novitĂ in questo ambito culinario. Il padre di Luciano,
Rodolfo, ad esempio, nel 1959 ha realizzato nel capoluogo partenopeo la prima
pizza con cornicione ripieno di ricotta. Nella loro pizzeria sono transitati
attori indimenticabili, come Totò, oppure varie personalità del cinema e dello
sport. Tornando all'evento dei giorni scorsi, Michele Di Bari ha preparato un
prodotto particolare all'interno del tema della manifestazione "La pizza e
il mare". Il giudice ai forni ha valutato la mise en place, la manualitĂ e
la pulizia. Di Bari ha conquistato il primo posto in ben due categorie: quella
denominata "Pizza classica" e in quella "Pizza napoletana".
Non solo, sul secondo gradino del podio è giunto nella competizione per la
"Pizza senza glutine". Un risultato che Michele Di Bari mette al
fianco dei suoi numerosi riconoscimenti conseguiti dall'inizio della sua
carriera. Da ricordare quello di qualche mese fa con la "Pizza gourmet
sweet Italy" finalista al concorso Pizze Stellate 2018. «Grazie ai mass
media la cucina attira da qualche anno ancor di piĂą gli italiani - spiega il
maestro e istruttore pizzaiolo Di Bari - questo ramo è particolare perché oltre
alla passione e la competenza serve anche, per gli studenti, tanta voglia di
metter le mani in pasta senza paura e scatenando la propria fantasia. Mai
fermarsi all'apparenza di un lavoro manuale. Dietro c'è davvero tanto altro. Il
riconoscimento? Sono contento di portare in alto il nome di Crispiano, della
pizzeria grazie alla quale ho potuto gareggiare, Punto Caldo, ma in particolar
modo tutta la provincia di Taranto. Questo è un premio che voglio condividere
con i clienti e con l'intero territorio. Molti criticano la nostra terra ma ci
sono tanti professionisti, in questo caso pizzaioli, che giornalmente, anzi
ogni sera, sono lì a metter a disposizione la propria preparazione per far
passare alcune ore in allegria ai propri clienti. Tanti ragazzi e ragazze, in
questi anni, ho visto avvinarsi a questa professione. A loro dico: non abbiate
paura di sbagliare ma siate "affamati" nell'imparare quelle che sono
le varie tecniche utili a sviluppare la vostra fantasia e rendere felice la
clientela.»