CALENDA E DI
MAIO CHIEDANO SCUSA
“ La
condanna dell’Italia da parte della Corte di Strasburgo, conferma che il
movimento ambientalista e i Verdi avevano e continuano ad avere ragione nel
denunciare la violazione dei diritti dei cittadini tarantini nel diritto alla
salute e alla tutela dell’ambiente. “ lo dichiara Angelo Bonelli dei Verdi che aggiunge. “In
questi anni sono state fatte proroghe su proroghe che hanno disapplicato la
legislazione ambientale e sanitaria in questa città. L'ex ministro Calenda e l'attuale ministro
Di Maio dovrebbero chiedere scusa a Taranto e all’Italia, il primo per
aver proposto l’immunità penale agli acquirenti Ilva oggi Arcelor Mittal, il
secondo per aver confermato questa norma e aver peggiorato il piano
ambientale.”“Grazie all’immunità penale - continua l’esponente dei Verdi -
è stato archiviato un procedimento penale del PM Buccoliero di Taranto
relativo alle elevate concentrazioni di diossina nel quartiere Tamburi violando
così i diritti costituzionali della popolazione tarantina oltre all’obbligo
dell’azione penale previsto dalla Costituzione.”
“Vogliamo
dire grazie a Daniela Spera storica ambientalista tarantina, che grazie alla
sua iniziativa ha portato la Corte di Strasburgo ad emettere questa importante
sentenza. Una cosa ora deve fare l’attuale governo rivedere la propria
decisione su Ilva abrogando la norma che garantisce l’immunità penale a Ilva
per i prossimi 5 anni nessuna azienda al mondo opera con la protezione
dell’immunità in caso di violazione della legislazione ambientale e sanitaria.” conclude Bonelli