CS WWF TARANTO
PROPOSTE
MAR PICCOLO: NECESSARIA UNA SINTESI.
Taranto, senza dubbio,
ha necessità di perseguire nuovi obiettivi che la pongano al centro di una
nuova crescita, svincolata dalla grande industria. Una necessaria
differenziazione delle attività produttive che abbia come priorità la creazione
di forme nuove di lavoro che assicurino un futuro diverso con attività
sostenibili. Questo ormai lo hanno capito in tanti e in tanti stanno puntando
sullo sviluppo sostenibile dei luoghi più incantevoli della nostra città : il
Mar Piccolo e le Isole Cheradi. Due seni, due litoranee, due Isole, San Pietro
e San Paolo, innumerevoli giardini a mare per la coltivazione delle cozze , i
citri , fauna e flora. Il Mar Piccolo, uno spettacolo incompreso per tanti
anni, tanto da diventare la discarica abusiva di una città intera. Ma i tempi
cambiano, per fortuna, oggi il Mar Piccolo è destinatario di innumerevoli
attenzioni progettuali da parte della politica locale e non. Probabilmente il
grande lavoro svolto dal commissario delle bonifiche Vera Corbelli, ha riacceso
speranze e riflettori su questo incantevole specchio d'acqua che tanto ha dato
a questa splendida città. Attualmente si contano: 1. proposta del Parco del Mar
Piccolo facente capo al Consigliere regionale Gianni Liviano, che però si
denota per la poca partecipazione della comunità e si presenta come una scelta
calata dall’alto, senza un reale radicamento nel contesto naturalistico
dell’area, un altro parco urbano che poco serve per la tutela del Mar Piccolo,
2. la proposta della VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
e X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO) a prima firma del
Deputato Giovanni Vianello, per l’istituzione dell’Area Marina Protetta Isole
Cheradi e Mar Piccolo, ottima idea a cui il WWF offre tutto l’appoggio possibile,
ma che obbiettivamente è di lunga realizzazione, basti pensare che l’area non è
tra quelle reperibili in base alla Legge 394/91, 3. il Piano strategico per
Taranto oppure chiamato MasterPlan dal Commissario Dott.ssa Corbelli, 4.
l’istituzione da parte del Comune dell’Oasi BLU, che ricalca la proposta delle
Commissioni Governative, 5. l’Ecomuseo del Mar Piccolo (Eco.Pa.Mar) realizzato
grazie al WWF Taranto in collaborazione con il Comune di Taranto e finanziato
dalla Fondazione CON IL SUD e cofinanziato dal Comune di Taranto. Quindi,
accettiamo di buon grado tutti gli sforzi e tutte le proposte, dalla legge per
Taranto al recente impegno dell'Onorevole Vianello, ma se bisogna lavorare per
costruire, dobbiamo partire dalla realtà e dalla concretezza. Cosa si può fare
davvero nel Mar Piccolo? Quali sono le attività produttive che si possono
svolgere? Quali sono gli obbiettivi del Comune di Taranto per il Mar Piccolo?
A nostro avviso la
realizzazione di un parco Naturale all'interno dello stesso sarebbe di certo
auspicabile, ma la legge prevede che la stessa area sia inserita all'interno
delle aree di reperibilità come sopra citato. Taranto però a necessita di
interventi fattibili ed urgenti. Attualmente unico progetto reale che già è in
essere è l’Ecomuseo del Mar Piccolo, portato avanti dai volontari del WWF
Taranto finanziato da Fondazione CON IL SUD e cofinanziato dal Comune di
Taranto. Il WWF, quindi, è disponibile ad aprire alla partecipazione di altri
soggetti per migliorare la presenza della cittadinanza e delle istituzioni e la
fruibilità dei luoghi, ma contestualmente il WWF sollecita gli attori
istituzionali ad una necessaria sintesi sulle proposte, per individuare
strategia a breve , medio e lungo termine.
Per questo motivo
chiediamo al commissario Corbelli di dare seguito alla Cabina di Regia per il
Mar Piccolo come previsto dalla proposta delle Commissioni Parlamentari per “
promuovere l'istituzione di un Osservatorio sulla sostenibilità del Mar
Piccolo, denominato «Galene», già in fase di ideazione da parte dal commissario
straordinario, in sinergia con gli operatori del settore, quale strumento
tecnico ed indipendente, che, in coerenza con gli interventi specifici posti in
essere sul bacino di bonifica, ambientalizzazione e rigenerazione, consenta di
rafforzare la collaborazione tra autorità istituzionali, autorità militari, e
gli operatori del settore per la sostenibilità e la riqualificazione del Mar
Piccolo, supportando i processi decisionali e di sviluppo delle tematiche
ambientali e produttive, anche attuando buone pratiche, sostenendo e
ottimizzando l'attività di certificazione e marchio d'area, di valorizzazione
della filiera e di promozione della mitilicoltura tarantina”.
L’istituzione della suddetta cabina di regia finalmente metterà ordine nelle
proposte affinché insieme alle volontà politiche e associative possano essere
individuati gli obbiettivi e le finalità espresse dalle potenzialità
intrinseche del Mar Piccolo e delle isole Cheradi, per realizzare un polo
attrattivo naturalistico e produttivo nel Mar Piccolo in tempi brevi. A questo
fine il WWF Taranto propone la rivalutazione e ristrutturazione dei moli
abusivi, che negli anni sono stati realizzati dai pescatori locali, così come
previsto dal piano delle coste, rendendoli fruibili sia per lavorare sia per
raccontare e divulgare la tradizionale coltivazione dei mitili, attrezzati per
la raccolta dei rifiuti, vietando in modo ufficiale l’utilizzo delle reste in
plastica per le cozze e utilizzando le calze in cotone, già largamente utilizzate
in altri contesti sensibili. Realizzare una rete di protezione per le Caretta
caretta del Mar Piccolo, popolazione oggi molto in sofferenza per la pesca di
frodo con le reti, vietando realmente la pesca come previsto dalle Ordinanze
della Guardia Costiera. Creare una viabilità lenta e sostenibile intorno alla
Circurmmarpiccolo attraverso le ciclovie i sentieri attrezzati per i
visitatori, la rimessa a nuovo della ferrovia del Mar Piccolo, le idrovie e
interventi per praticare sport in acqua e sulla terra ferma, oltre che
garantire servizi pubblici, come l’ illuminazione, la raccolta dei rifiuti, il
controllo delle forze dell’ordine.