OBBLIGO VACCINALE PER OPERATORI SANITARI, ZULLO: E’ DI COMPETENZA NAZIONALE
venerdì 3 agosto 2018 PER QUESTO AVEVAMO PREVISTO CHE IL GOVERNO AVREBBE IMPUGNATO LA LEGGE REGIONALE
da Press Noiconlitalia press.noiconlitalia@gmail.com
Dichiarazione del presidente regionale del gruppo Direzione Italia/Noi con l’Italia, Ignazio Zullo
Eravamo facili profeti quando sia in Commissione Sanità, sia in Consiglio regionale abbiamo sostenuto che la Regione Puglia non poteva introdurre con legge l’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari, perché è materia sanitaria di competenza nazionale ai sensi del titolo V della Costituzione e perché una Regione non può introdurre un obbligo di trattamento sanitario poiché in contrasto con la Costituzione stessa. L'avevamo previsto, come è accaduto, che il Governo l’avrebbe impugnata.
Qui non si tratta di governo no vax o pentastellato, né potremmo mai condividere le loro posizioni contro le vaccinazioni che per noi devono essere obbligatorie per i bambini, ma qui siamo in tutt’altro campo che, ribadiamo va legiferato con norme statali che devono essere in linea con le competenze dello Stato in materia di Livelli Essenziali di Assistenza e rispettose dell’art.32 della Costituzione (“Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”) e non può esistere che una Regione introduca un obbligo che non valga per cittadini di altre Regioni.
Sul piano scientifico, poi, la mai avvertita necessità di far vaccinare gli operatori sanitari è spiegazione del mancato intervento legislativo nazionale: ovvero non ci sono emergenze o casi conclamati per cui il Ministero ha dovuto prevedere un obbligo del genere né valutazioni costo-efficacia o costo-benefici che lo impongono. La vaccinazione degli operatori sanitari è disciplinata dal Dec. Leg.vo 81/2008 che affida al “Medico Competente” la valutazione caso per caso dell'opportunità di procedere a copertura vaccinale perché va considerato, oltre il rischio inscritto nel DVR, anche l'immunità naturale insita in ciascun individuo.
Serva da lezione a chi pensa che sedere su uno scranno di Consigliere Regionale significa ledere le libertà individuali quando questo non coincide con un supremo interesse collettivo. Mi aspetto la pronta abrogazione di quella legge per non incorrere in una rutale figuraccia di fronte alla Corte Costituzionale.
Bari, 3 agosto 2018
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