“Caro Ministro, a nessuno può far
piacere eradicare piante secolari, simbolo di un patrimonio culturale e
paesaggistico unico, ma purtroppo tali piante costituiscono la principale fonte
di diffusione della Xylella, ma anni di discussioni e dibattiti, spesso
ideologici e non basati su un approccio scientifico, non hanno portato a un
reale contrasto al patogeno; al contrario hanno spinto l’Unione europea ad
avviare una procedura di infrazione contro il nostro paese per la mancata
attuazione delle misure di contenimento previste in tali situazioni”
per questo motivo i due
europarlamentari pugliesi, Raffaele Fitto e Paolo De Castro, nei giorni hanno
scritto una lettera al ministro delle Politiche Agricole, Gian Marco Centinaio,
perché “riteniamo sia giunto il momento
di mettere in atto un serio programma di ricostruzione del patrimonio
olivicolo”.
Una lunga missiva, che rientra nel
percorso avviato da Fitto e De Castro per dare soluzione concreta
all’emergenza, in cui al neo Ministro viene evidenziata la drammatica situazione
dell’olivicoltura del Sud-Italia, in particolare in Puglia, a causa
del batterio che “continua
ad espandersi a ritmi preoccupanti, e dai primi focolari presenti in Salento,
si sta muovendo sempre più verso il Nord della regione, con il concreto rischio
di potersi allargare a tutte le aree olivetate del Paese”.
Per dare una soluzione che dia
benefici reali agli agricoltori e al paesaggio nei giorni scorsi i due
europarlamentari hanno incontrato sia il Commissario europeo per la salute e la
sicurezza alimentare, Vytenis Andriukaitis, sia quello per l’agricoltura
e lo sviluppo rurale, Phil Hogan, “per
valutare quali misure possano essere messe in campo al fine di incentivare gli
agricoltori ad attivarsi immediatamente, eradicando le fonti di inoculo per
rilanciare l’olivicoltura pugliese. L’idea, condivisa dai responsabili della
Commissione, sarebbe – scrivono Fitto e De Castro a Centinaio - quindi quella di attivare azioni
supportate dall’Unione europea, che prevedrebbero la creazione di un programma
nazionale di sviluppo rurale, co-finanziato dall’Unione utilizzando fondi
attribuiti non solo alla Regione Puglia, ma anche nazionali e, in modo
solidale, di tutte le regioni interessate al contenimento della batteriosi”.
Un Piano irrealizzabile senza la
sinergia di tutte le Istituzioni, dalla UE alla Regione Puglia, passando dal
Governo nazionale. Di qui l’appello al Ministro all’Agricoltura per “una seria e costruttiva collaborazione”
Bruxelles,
25 giugno 2018