Abbiamo
letto le dichiarazioni sull'Ilva del
neo Ministro all'Ambiente, Sergio Costa, e gli chiediamo di chiarire il
suo pensiero. Le sue parole sembrano dare per scontato che ogni decisione in
materia di Ilva sia già stata presa e che non ci sia spazio per riconsiderare
le condizioni o, meglio ancora, l'opportunità della locazione con obbligo di
vendita ad Arcelor Mittal.
Gli
accordi con la cordata indiana sono stati presi dal governo Gentiloni e sono
stati contestati attraverso le "osservazioni" da molte associazioni
ambientaliste e dalla stessa Federazione dei Verdi. Inoltre al TAR Lazio
risultano pendenti due ricorsi avverso il DPCM, firmato dal Presidente
Gentiloni a chiusura delle procedure di locazione - vendita con Arcelor Mittal,
.
Considerato che il Ministro Costa fa parte di
un esecutivo che si è definito "governo del cambiamento", non è
chiaro quale sia il cambiamento nelle scelte in materia di Ilva.
Facciamo
presente che in questi anni il Ministero dell''Ambiente ha, da una parte,
rilevato sistematicamente le numerose inadempienze dell'Autorizzazione
Integrata Ambientale dell'Ilva e dall'altro è rimasto silente mentre la stessa
AIA veniva prorogata di sei mesi in sei mesi, ignorando del tutto le risultanze
scientifiche sul danno alla salute e all'ambiente a Taranto e provincia.
Siamo
convinti che il Ministro dell'Ambiente proprio nel caso di Taranto debba
considerare la tutela dell'ambiente come direttamente collegata a quella della
vita.
Nella
provincia jonica è infatti in gioco il diritto alla vita di circa
duecentocinquantamila persone, con eccessi di mortalità e morbilità conclamati
rispetto al territorio regionale, e di undicimila operai esposti al rischio
concreto di infortunio mortale e di ammalarsi.
Le
chiediamo dunque di voler valutare la vicenda Ilva a partire dalle numerose
"osservazioni" al Piano Ambientale presentate nei termini e di voler
convocare chi le ha presentate per poter correggere il tiro e tutelare questo
territorio martoriato dall'inquinamento.
Certi
di un Suo cortese ascolto, Le auguriamo buon lavoro per il bene dell'Italia.
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Verdi di Taranto
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