VENERDI’ 9 MARZO 2018
ORE 10 –
Presidio davanti alla Prefettura di Siracusa (Via Archimede
15)
ORE 17:30 –
Conferenza ad Augusta (Palazzo S. Biagio, Via Roma 88)
Dal 5 al 16 marzo, a largo delle
coste della Sicilia orientale, andrà in scena Dynamic Manta,
l’annuale mega-esercitazione aeronavale che vede protagoniste le forze armate
di una decina di Paesi aderenti al Patto Atlantico (Nato). La notizia è stata
diramata, il 29 gennaio scorso, dal Quartier generale supremo delle potenze
alleate (SHAPE), con sede a Mons in Belgio, che ha reso noto il calendario delle
- 43 - esercitazioni Nato in Europa programmate per il
2018.
Dynamic Manta è la principale
esercitazione multilaterale alla guerra marittima svolta dalla Nato nel
Mediterraneo, gemella della Dynamic Mongoose che si tiene nelle acque
dell’Atlantico del Nord, nonché riedizione aggiornata delle precedenti serie di
war games denominati Noble Manta e Proud Manta. A parteciparvi saranno 10 paesi alleati, tra cui
Italia, Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Spagna, Grecia, Germania e Turchia
(principale responsabile del massacro del popolo curdo), sotto la regia del
Comando Marittimo Alleato (MARCOM) di Northwood, a nord-ovest di
Londra.
Come ogni anno, la base navale di Augusta e
la stazione aerea di Sigonella, col supporto logistico del porto di Catania,
saranno utilizzate per le operazioni addestrative che impiegheranno circa 5
mila militari e una trentina di mezzi, tra pattugliatori, elicotteri, unità
navali di superficie e sottomarini sia convenzionali che a capacità e
propulsione nucleare. All’edizione 2017, due erano stati i sottomarini
atomici d’attacco partecipanti: il francese Emeraude (S-604) e lo statunitense
Uss New Mexico (SSN-779). In particolare quest’ultimo, secondo i report della
Marina militare Usa, era approdato al pontile Nato del porto di Augusta l’11
marzo, ossia due giorni prima dell’inizio dell’esercitazione alla lotta
anti-sommergibile che vede i sottomarini alternarsi nel ruolo di cacciatore e
cacciato, come in un “gioco del gatto e del topo”, tanto per citare le
stesse parole utilizzate in un video promozionale prodotto e diffuso dal
Comando Marittimo Alleato (MARCOM). (https://www.youtube.com/watch?v=xhNMtKG8KIM). Come
si ricorderà, tra i mezzi navali statunitensi, ad affiancare il sottomarino New
Mexico vi era la cacciatorpediniere Uss Porter che, pochi giorni dopo –
il 6 aprile -, insieme alla Uss Ross sferrò dal Mediterraneo Orientale un
attacco missilistico ai danni della base aerea di Al-Shayrat, in Siria.
Così, mentre per i migranti dal Nord Africa il Mar Mediterraneo è frontiera
da varcare (con decine di migliaia di morti) per sfuggire da conflitti armati e
miseria, gli eserciti della Nato trasformano questo stesso spazio marino e
l’intera Isola in un laboratorio di guerra permanente, in violazione del ripudio della guerra sancito
dall'art. 11 della Costituzione italiana e del principio dell’uso
pacifico dell’alto mare affermato nel diritto internazionale
dall'art. 88 della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare del
1982.
Anche per quest’anno, le
complesse manovre militari di Dynamic Manta si svolgeranno in assenza di un
piano prefettizio di emergenza nucleare esterna,
aggiornato ed esteso al pubblico, così come impone dal 1995 la legislazione
nazionale di recepimento delle direttive europee in materia di radioprotezione.
Una grave omissione che solleva pesanti incognite sul rischio radiologico a cui
sono periodicamente esposte le ignare popolazioni costiere del Siracusano e
della restante fascia ionica.
Quale unica novità si segnala
l’iniziativa dei Comuni di Priolo, Augusta, Melilli e Siracusa che – su
direttiva della Prefettura aretusea – tra l’estate e l’autunno scorsi, hanno
predisposto dei piani particolareggiati di emergenza nucleare che, eccetto
il Comune di Siracusa, sono stati pubblicati con apposite delibere di giunta. Un’iniziativa
che desta notevoli perplessità, in quanto i piani particolareggiati di
emergenza – in base alla procedura indicata dal D.P.C.M. 10 febbraio 2006 –
dovrebbero seguire, e non anticipare, la predisposizione della parte generale e
dei lineamenti della pianificazione che compongono il piano d’emergenza di
competenza prefettizia. E ciò perché sono i prefetti, non i comuni,
gli enti in possesso dei presupposti tecnici del piano, contenuti in un
Rapporto Tecnico redatto dalla Marina militare, soggetto a classifica di
segretezza e accompagnato da una Relazione critica riassuntiva dell’Istituto di
protezione ambientale (ISPRA) del Ministero
dell’Ambiente.
Su questa vicenda sono in corso le indagini
della Procura di Siracusa, aperte a seguito dell’esposto dei No Muos e di
Peacelink depositato nel maggio dello scorso anno, mentre nessuna informazione trapela ancora dalla
Prefettura aretusea, circa lo stato di avanzamento della pianificazione
d’emergenza. Quest’ultima avrebbe lo scopo di garantire specifiche condizioni
di sicurezza delle popolazioni limitrofe all’area portuale di Augusta,
preparando un’adeguata risposta di protezione civile per l’ipotesi d’incidente
che abbia a coinvolgere una nave militare alimentata da reattori
atomici.
Per queste ragioni, in vista dell’imminente
esercitazione Nato, chiediamo ancora una volta alla Prefettura di Siracusa e
alle competenti autorità marittime di vietare l’accesso e la sosta di unità
navali a propulsione nucleare nelle acque territoriali e nel porto di Augusta,
quale necessaria misura di prevenzione a tutela delle popolazioni costiere e
dall’ambiente, non essendo stato ad oggipredisposto alcun piano per far fronte
a un’eventuale emergenza
radiologica.
Invitiamo i Sindaci e i
Consiglieri Comunali di Augusta, Priolo, Melilli e Siracusa a sostenere e far
loro quest’istanza, cominciando col richiedere l’immediata convocazione di
consigli comunali straordinari, affinché la cittadinanza possa
essere adeguatamente informata su questa problematica che interessa il diritto
alla salute e alla sicurezza collettive.
Per dare voce alla nostra
istanza e manifestare la nostra contrarietà all’utilizzo del Mar Mediterraneo e
della Sicilia come laboratori di guerra, convochiamo per venerdì 9 marzo alle
ore 10 un presidio davanti alla Prefettura di Siracusa, a cui seguirà
un’assemblea pubblica d’informazione rivolta alla cittadinanza ad Augusta,
presso Palazzo San Biagio, alle ore 17:30.
Insieme agli attivisti del
Comitato No Muos / No Sigonella, interverranno:
Rosario Sapienza, docente
di diritto internazionale al Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università
di Catania
Francesco Iannuzzelli, fondatore
e attivista dell’associazione Peacelink
Per adesioni: info@peacelink.it