PeaceLink: "ILVA. La Provincia di Taranto sostiene il governo
in un indifendibile esperimento contro la volontà dei cittadini"
La
Provincia di Taranto ha depositato al TAR di Lecce un intervento "ad
opponendum" dichiarando "inammissibile, irricevibile e comunque
infondato" il ricorso del Comune di Taranto al medesimo TAR in merito
all'ultimo decreto ILVA.
L'intervento
della Provincia di Taranto in opposizione al Comune è di una pagina e mezza
contro l'atto del Comune di Taranto che è di 35 pagine. Questa differenza dà in
pieno l'idea di quante e quali siano le argomentazioni della Provincia di
Taranto.
PeaceLink
continua a ritenere che il ricorso al TAR di Comune e Regione abbia messo in
luce un nervo scoperto dell'intera manovra del governo e dei suoi sostenitori,
fra cui la Provincia di Taranto. Sia Arcelor Mittal sia il Governo intendono
ritardare il più possibile in ILVA gli interventi strutturali improcrastinabili
per la tutela dell’ambiente e della salute.
Anche
l'atto di intesa proposto dal Governo a Regione e Comune è assolutamente
insufficiente, limitandosi ad accorciare solo di qualche mese la realizzazione
della copertura dei parchi minerali, sorvolando su tutto il resto e proponendo
una Valutazione del Danno Sanitario che non è preventiva. Viene prevista una
quantificazione del danno sanitario quando tale danno è già stato prodotto
dallo stabilimento.
L'atto
di intesa proposto dal governo, che non ha alcun valore vincolante e che quindi
non impegna Arcelor Mittal in alcun modo, tratta Taranto come una colonia.
Parlare di Valutazione del Danno Sanitario quando il danno è già stato prodotto
è qualcosa che fa rabbrividire. Le convenzioni internazionali vietano che gli
esseri umani siano sottoposti, senza il loro libero consenso, ad esperimenti che
possano comportare un danno alla salute.
Rinviare
la messa a norma degli impianti significa effettuare un simile esperimento
inaccettabile su cittadini e lavoratori e a ciò ci opponiamo.
Fino
ad ora 2322 persone e 26 associazioni hanno inviato al ministro Calenda il
messaggio #STOPALDECRETOILVA tramite il modulo di raccolta firme su www.peacelink.it/stopaldecretoilva
La
pressione dei cittadini a sostegno del ricorso al TAR di Comune e Regione
continua e continuerà anche per dimostrare che la Provincia nel suo intervento
"ad opponendum" non gode del sostegno dell'opinione pubblica, la
quale da tempo si è resa conto dei pericoli che porta l'ILVA e non vuole più
sottostare a questo stato di cose.
Per
PeaceLink
Fulvia
Gravame
Luciano
Manna
Alessandro
Marescotti