Appello ai cittadini di Taranto: "A Capodanno taglia
l'inquinamento"
Invitiamo
i cittadini di Taranto a preferire per l'ultimo dell'anno i botti dello
spumante a quelli inquinanti dei petardi.
I DATI A TARANTO
Facendo
una ricerca sui dati delle centraline ARPA a Taranto si nota che negli ultimi
due anni il PM2,5 ha avuto un picco proprio a Capodanno sia nel quartiere
Tamburi (centraline di via Archimede e di via Machiavelli) sia nella zona più
distante dall'ILVA (centralina di via Alto Adige).
I
dati sono evidenti, come si può vedere dalle tabelle e dai grafici che abbiamo
elaborato:
https://docs.google.com/spreadsheets/d/1UzHVqmUePJaw5nldmj0Rq5s350YdIx5W71lFJjZUrhU/edit?usp=sharing
IL RISCHIO SANITARIO
Il
PM2,5 è costituito dal particolato molto sottile (spesso prodotto da
combustioni) con diametro inferiore a 2,5 micron, causa tra l'altro anche di ictus
e infarti in corrispondenza di picchi inquinanti. Il micron è un millesimo
di millimetro. Il valore limite del PM2,5 è di 25 µg/m³ (microgrammi a
metro cubo). I valori registrati a Taranto a Capodanno in questi ultimi due anni
hanno superato abbondantemente 25µg/m³, variando dai 30 agli 83 µg/m³.
Una parte è di origine industriale ma un'altra è attribuibile ai botti.
IL NOSTRO APPELLO
In
una città già fortemente inquinata dalle fonti industriale, crediamo che i
cittadini farebbero una ottima cosa inaugurando il 2018 in controtendenza
rispetto al passato. Da qui il nostro invito: cari cittadini evitiamo di
aggiungere ai Wind Days e all'inquinamento industriale anche quello di un uso
smodato dei petardi.
Evitiamo
a Capodanno un "Wind Day" in più causato dalle polveri tossiche dei
petardi. A Capodanno tagliamo l'inquinamento dando noi per primi il buon
esempio.
Buon
2018.
Alessandro
Marescotti
Valentino
Valentini