La preoccupazione del
consigliere regionale di Direzione Italia, Renato Perrini
“La
Regione Puglia gioca sulla pelle dei malati di Sla e dei malati gravi”: questo
il grido d’allarme che abbiamo lanciato a luglio, ma il governo regionale ci
rassicurò che subito dopo l’estate il problema sarebbe stato risolto e ad
ottobre gli aventi diritto all’assegno di cura (una platea ampliata per
l’inserimento di altre malattie invalidanti e gravissime) sarebbero stati
soddisfatti, mentre per quelli che già avevano diritto nella stessa soluzione
avrebbero visto corrisposti gli arretrati.
E’
il 6 dicembre e siamo agli albori: oggi (e non come erroneamente
scritto precedentemente, ndr) le Asl sono state convocate all’assessorato al
Welfare per cercare di districare una matassa sempre più complicata e
che vede le famiglie degli ammalati gravi e non autosufficienti cimentarsi
prima con domande on line e ora con trafile lunghissime perché la domanda
inviata on line, entro il 6 ottobre, ora deve essere anche consegnata, con
tutti i documenti necessari al riconoscimento dell’assegno, anche fisicamente.
Oltre
al danno di non percepire, per gli storici, l’assegno da 5 mesi, ora anche la
beffa di ripresentare tutto e di dover attendere che si
esaminino tutte le domande: che la platea dei richiedenti sarebbe aumentata lo
si sapeva e per questo era già stato annunciando una riduzione dell’importo
dell’assegno che non avrebbe superato i 1000 euro, ma mai nessuno pensava che
il numero di sarebbe triplicato fino ad arrivare a 9.000 domande (solo in
provincia di Taranto oltre 1.300). Questo perché il bando lasciando aperte
molte interpretazioni sui criteri ha spinto molti anziani non autosufficienti,
ma non ammalati gravi, a fare domande.
Cosa
succede ora? Oltre all’allungarsi dei tempi, inauditi per chi era già stato
ampiamente nel tempo riconosciuto titolare di assegno di cura, la cifra
stanziata dalla Regione, poco più di 30 milioni di euro (12 dei quali già in
dotazione delle Asl), basta per accontentare tutti? Le
preoccupazioni del COMITATO 16 NOVEMBRE sono le mie, per questo sono stato
e sarò al loro fianco per sostenere le loro battaglie! Per questo avrei voluto
che fosse accolta la richiesta della stessa, fatta al presidente Emiliano, di
essere presente al tavolo convocato in assessorato fosse stata accolta. Proprio
perché la loro voce, non fosse solo di protesta, ma anche di proposta! In modo
che la tanto famigerata Partecipazione non fosse anche questa volta
disattesa. Ma così è stato!
Bari,
6 dicembre 2017
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Info
Mariateresa
D’Arenzo
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