da Valerio L'Abbate
Ufficio Stampa Deputato Giuseppe L’Abbate
Ordine dei Giornalisti della Puglia
Tessera n. 105289
valerio.labbate@camera.it
www.giuseppelabbate.it
342.8632827
MADE
IN ITALY: IL M5S CHIEDE UNA COOPERAZIONE EUROPEA ANTI-CONTRAFFAZIONE
Approvata
in Commissione Attività Produttive la risoluzione 5 Stelle che impegna il
Governo a trovare un accordo a Bruxelles a tutela delle produzioni “Made in
Italy” per il calzaturiero, il tessile-abbigliamento, la ceramica, l’arredo e
l’oreficeria
La questione
del “Made in Italy obbligatorio” giace da troppo tempo a
Bruxelles a causa dell’ostruzionismo degli altri Stati Membri quali la
Germania, i Paesi Bassi, il Belgio e la Danimarca. Come tutelare allora le
nostre aziende e i nostri consumatori? Come riuscire a contrastare la
contraffazione? In un mercato globalizzato la via della cooperazione
rafforzata, prevista dai trattati europei, è una delle strategie
indispensabili. Ed è possibile realizzarla, facendo leva su quei Paesi che la
vedono favorevolmente (in primis l’Italia, seguita da Francia, Spagna, Grecia e
Portogallo), in modo che tra di loro la tutela dei consumatori e delle aziende
sia normata in maniera puntuale. È con questi presupposti che i parlamentari
del Movimento 5 Stelle sono riusciti a far approvare una risoluzione in
Commissione Attività Produttive che impegna il Governo a “verificare con
urgenza la disponibilità di altri Stati Ue ad instaurare una cooperazione
rafforzata, aperta a tutti gli altri, nel settore della sicurezza di alcuni
prodotti di consumo, con l’obiettivo di introdurre in etichetta l’obbligo
dell’indicazione dell’origine nei settori delle calzature, del
tessile-abbigliamento, della ceramica, del legno per arredo e dell’oreficeria”.
“È un’occasione per l’intero nostro Paese e per il Made in Italy e– dichiara
il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate (M5S) – ci auguriamo che il
ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, convochi subito a Roma gli
Stati Generali del Made in, prima della conclusione della Legislatura. Adesso
l’impegno è preso e al Governo non resta che agire”.