In merito ai permessi di prospezione e ricerca e le coltivazioni
di idrocarburi nei mari pugliesi, interviene il deputato pugliese Diego De
Lorenzis, componente del M5S in Commissione Trasporti, Poste e
Telecomunicazioni alla Camera, primo firmatario della proposta di Legge
<>. La competenza esclusiva per le
attività di prospezione e ricerca e le coltivazioni di idrocarburi in mare è
dello Stato, così come ribadito in una recente sentenza della Consulta.
“Una legge regionale è inutile” - commenta De
Lorenzis in merito alla proposta di Gabellone di una legge regionale per
contrastare le trivellazioni in mare - “E’ incostituzionale e serve solo per
illudere i cittadini con una manovra per controllare il consenso elettorale.
Gabellone prende in giro i salentini così come il PD di Renzi ed Emiliano hanno
fatto con TAP e ILVA”
5 sono i permessi di ricerca e 1 è la concessione di coltivazione
di idrocarburi già rilasciati nei mari pugliesi, ma ci sono anche altre 16
richieste di permesso di ricerca di idrocarburi e 3 di permesso di prospezione
e su alcune di queste, il Ministero dell’Ambiente e quello dei Beni Culturali
hanno già rilasciato il decreto con parere favorevole, in attesa
dell’Autorizzazione finale del Ministero dei Beni Culturali.
“Sarebbe sufficiente approvare” - aggiunge Diego De
Lorenzis - “la mia proposta di legge per salvare i mari della Puglia dalle
trivellazioni e dalle prospezioni tutelando i golfi di Taranto e di
Manfredonia. Per scongiurare l'assalto delle compagnie petrolifere al
nostro mare basterebbe aumentare la tassazione sui permessi e le concessioni
in modo da rendere sconvenienti le attività e approvare la legge depositata dal
M5S al Senato che vieta l'uso della tecnica <> in
Italia”.
Da un lavoro di 27 ricercatori delle Università di Stanford,
Berkeley, Berlino e Aarhus pubblicato nell'ultimo numero della rivista
scientifica JouleIn, in un'Italia alimentata interamente dalle rinnovabili, i
cittadini risparmierebbero 6 mila e 500 euro a testa, si ridurrebbero di 46.543
le morti premature per inquinamento e si potrebbero creare 485.857 nuovi posti
di lavoro.
“I Governi di centro-destra, centro-sinistra e tecnici si sono
rivelati pro-fossili e in combutta con le lobbies petrolifere e per questo non
si fermeranno nonostante i grandi rischi. Tuttavia la transizione
energetica è necessaria per evitare guerre, per evitare disastri climatici e
dissesto idrogeologico, evitare morti per inquinamento e smog e soprattutto
rilanciare economia e occupazione. Sappiamo che nessun partito ha reale
intenzione di ostacolare davvero i petrolieri: soltanto un Governo a 5 stelle
che attui una lotta immediata al carbone e al petrolio può permettere un futuro
con l'uso esclusivo di fonti rinnovabili.” - conclude Diego De Lorenzis del
M5S.
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Giovanni Vianello
Collaboratore
del cittadino portavoce Diego De Lorenzis - Deputato della IX
Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni
Gruppo
parlamentare MoVimento 5 Stelle ★★★★★
Camera
dei Deputati
mail: giovanni.vianello@camera.it