"La
visita che, da domani, una delegazione della commissione Petizioni del
Parlamento europeo effettuerà all'Ilva di Taranto è molto importante. Si
tratterà dell'ennesima occasione per ribadire che il mostro siderurgico va
chiuso e l'unica strada da perseguire è quella della bonifica e della
riconversione industriale con il coinvolgimento della forza lavoro attualmente
occupata nell'impianto.
E'
un evento di rilievo, perché tiene alta l'attenzione internazionale sul dramma
dell'Ilva e sulla situazione ambientale della città di Taranto, tuttavia ci
auguriamo che la visita non si riduca solo ad un'ipocrita passerella mediatica
a favore del governo nazionale e della Ue".
Lo
ha affermato in una nota, l'eurodeputato del M5S Piernicola Pedicini.
"Esattamente
un anno fa, anche la commissione Ambiente e sanità, di cui faccio parte, - ha
sottolineato - effettuò, su richiesta del M5S Europa, un'altra missione
ufficiale come quella di questi giorni. Da allora ad oggi, però, non è accaduto
nulla di nuovo e la Ue è stata solo a guardare.
Per
fortuna, nella delegazione che da domani effettuerà la visita, ci saranno anche
le colleghe eurodeputate del M5S Rosa D'Amato e Eleonora Evi. Sono certo che
grazie alla loro presenza saranno affrontati in modo concreto i temi della
sicurezza dei lavoratori e dello stato di attuazione delle misure contro
l’inquinamento e verrà aperto il dibattito sullo stato di avanzamento
dell'indagine relativi agli aiuti di Stato concessi all'Ilva. Inoltre, tramite
D'Amato e Evi, i cittadini potranno sapere con esattezza cosa emergerà durante
gli incontri ufficiali con il management dell'Ilva, i rappresentanti di Ispra,
Arpa, Asl, la commissaria alle bonifiche, nonché con sindacati, Confindustria,
Confagricoltura e con i promotori delle petizioni civiche Legamjonici e
Peacelink.
Sarà
molto importante - ha evidenziato Pedicini - anche la parte della visita che
verrà dedicata agli incontri con i dirigenti dell’Eni per il progetto Tempa
Rossa relativo alle opere che vorrebbero realizzare a Taranto per stoccare e
movimentare il petrolio che dovrebbe arrivare nella città jonica dal nuovo
Centro oli che la Total sta realizzando in Basilicata. Anche su questo, la
posizione del M5S è chiara e netta: stop alle estrazioni di petrolio in
Basilicata e di conseguenza stop al progetto Tempa Rossa a Taranto.
Ritornando
alla visita all'Ilva dell'anno scorso, - ha precisato l'eurodeputato - rammento
solo pensieri negativi e di rabbia.
Ricordo
l'espressione di incredulità da parte degli europarlamentari stranieri di
fronte ai dati sulla salute dei tarantini e alla vista del gigantesco ferro
vecchio. Ricordo gli occhi bassi e l'imbarazzo dei deputati dell'area di
governo (Pd e Ncd) e di Sel, di fronte al grido disperato dei "Genitori di
Taranto". Ricordo la vergogna, da italiano, di fronte alla constatazione che
il governatore della Puglia non parlava con il sindaco di Taranto e il governo
nazionale non parlava con il governatore della Regione. Ricordo di aver visto
le montagne di carbone e minerali di ferro che, ogni giorno, il vento porta nei
polmoni dei tarantini. Ho visto i camini dell'Ilva, a poche centinaia di metri
dal quartiere Tamburi: è da lì che viene fuori diossina e particolato, che il
vento porta nelle case, diventate di colore rossiccio a causa di questi veleni.
Pensando
a tutto questo, - ha concluso Pedicini - le soluzioni sono sempre le stesse:
riconversione industriale, ricerca, innovazione, energie rinnovabili, turismo
sostenibile, archeologia industriale, tutela ambientale e salute e, poi, no
alle ultime e fallimentari misure di salvataggio dell'Ilva, decise dal governo
nazionale".