HOME D.E. GUEST BOOK SPORT ISCRIVITI DELFINARIO LINKS COOKIE POLICY


•   Riesame AIA ex Ilva: le valutazioni e richieste di Legambiente
•   Il Dossier Taranto di Legambiente sull’ex Ilva
•   GRETA CHIAMA TARANTO
•   ECCO PERCHE’ L’IMMUNITA’ NON E’ STATA TOLTA A EX-ILVA OGGI
ARCELOR MITTAL.

•   Resoconto del convegno sulla Xylella fastidiosa.


•   Taranto, tutto pronto per la Festa di Sant'Antonio 2019
•   “Storia e Architettura”
“San Pietro: l’altra Basilica”.

•   Attenti a quei due: confronto diretto tra Mare e Terra in una sfida tra grandi chef
•  Centro di Documentazione


•   MANDURIA (TA): La Coldiretti nella gestione del Parco dei Messapi
•   RICONOSCIMENTO NAZIONALE PER IL PIZZAIOLO TARANTINO PROFESSIONISTA MICHELE DI BARI
•   PULSANO: IL COMUNE FA COPRIRE TUTTE LE BUCHE SU VIA TARANTO



•  U Tarde nuestre -
rassegna quotidiana

•  Basket
•  Atletica
•  Delfini Erranti Touch Rugby Taranto
•  Altri


Notizie
Ricorrenze
Raccolta Foto


Google
Web DelfiniErranti.Org



stampa l'articolo
ILVA:BONELLI- VERDI-
SILENZIO PREOCCUPANTE SU IMMUNITA’ PENALE AD ACQUIRENTI.

domenica 28 maggio 2017

A TARANTO VIGE LA CONSTITUTIO CRIMINALIS CAROLINA.
PARTE RACCOLTA FIRME.


“E’ assolutamente preoccupante che di fronte ad una norma che garantisce l’immunità penale agli acquirenti dell’Ilva e che viola i principi fondamentali della nostra costituzione non ci sia un’indignazione generale”.
Lo dichiara Angelo Bonelli coordinatore nazionale dei Verdi che aggiunge: “l’art.3 della nostra Costituzione dice che tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge, purtroppo bisogna aggiungere tranne che a Taranto dove sembra essere vigente la “Constitutio Criminalis Carolina” di Carlo V dove il popolo che doveva subire le pene queste venivano qualificate non sulla base del bene danneggiato, ma in relazione alla posizione dell’accusato: lo stesso reato veniva punito molto diversamente se commesso da persona di basso lignaggio o da un vagabondo”.



“L’art.2 comma 6 decreto legge 98/2016 - precisa il leader dei Verdi- garantisce agli acquirenti espressamente l’immunità penale per violazioni sull’attuazione dell’Aia e delle norme ambientali e della salute”. “Inoltre dalla lettura delle schede dei commissari Ilva - continua Bonelli- non si comprende come sia stato possibile effettuare l’assegnazione ad Arcelor-Mittal che è la cordata che prevede di investire meno in ambiente solo 25 milioni di euro e che prevede di riportare la produzione a 10 milioni di t/a ovvero ad un livello insostenibile per la città con quello stesso ciclo produttivo che ha messo in ginocchio i tarantini”. “Inizieremo una raccolta firme dalla prossima settimana per chiedere l’abrogazione di questa norma odiosa e ci rivolgeremo in tutte le sedi giurisdizionali perché i diritti dei cittadini tarantini siano uguali a tutti i cittadini italiani e europei.” conclude Bonelli.



Angelo BONELLI
coordinatore esecutivo nazionale dei Verdi


-----


ILVA: BONELLI-VERDI- I
MMUNITA’ PENALE GARANTITA PER LEGGE AGLI ACQUIRENTI.


TARANTO TRASFORMATA IN AREA NOLEX.


“ Ilva va alla cordata Arcelor Mittal Marcegaglia e oggi possiamo dire che l’Italia diventa il primo paese al mondo che garantirà l’immunità penale agli acquirenti se questi violeranno le norme di tutela ambientale, della salute e dell’incolumità pubblica.” Lo dichiara Angelo Bonelli coordinatore nazionale dei Verdi che aggiunge: “a Taranto si è costruita per legge una zona NoLex dove la costituzione e diritti dei cittadini non sono riconosciuti. Per chi avesse dei dubbi ricordo l’art.2 comma 6 decreto legge 98/2016 che stabilisce: “Ai fini della valutazione delle condotte connesse all’attuazione dell’Aia e delle altre norme a tutela dell’ambiente, della salute e dell’incolumità pubblica le condotte poste in essere non possono dar luogo a responsabilità penale o amministrativa dall’acquirente”

“Un paese civile - continua il leader dei Verdi- non avrebbe mai consentito tutto questo inoltre non si conosce il piano ambientale che verrà scritto da Arcelor Mittal Marcegaglia e i dati, generici, forniti dagli acquirenti parlano chiaro: è un ritorno ad un ciclo produttivo che guarda al passato e che non intende nemmeno guardare alle nuove tecnologie ma pensa ai vecchi impianti per arrivare alla produzione di 10 milioni tonnellate/anno che è quella stessa produzione che aveva messo in ginocchio Taranto e i tarantini”. “La via della conversione ecologica di quell’area come accaduto a Bilbao -conclude Bonelli- rimane per noi l’unica opzione possibile per il futuro, mentre la verità è che a Taranto il principio chi inquina paga non verrà applicato perché i soldi dei Riva serviranno a riavviare la fabbrica e non per fare le bonifiche e così i veleni rimarranno sui terreni, nelle falde e nei fondali ad avvelenare il futuro dei cittadini.”

Angelo BONELLI
coordinatore esecutivo nazionale dei Verdi





Segnala questa pagina
mappa del sito

Per un tuo commento scrivi sul Guest Book del Delfini Erranti


home   cookie policy guest book   sport   cultura   società   ambiente   delfinario   blunote