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ILVA:BONELLI- VERDI- SILENZIO PREOCCUPANTE SU IMMUNITA’ PENALE AD ACQUIRENTI.
domenica 28 maggio 2017
A TARANTO VIGE LA CONSTITUTIO CRIMINALIS CAROLINA. PARTE RACCOLTA FIRME.
“E’ assolutamente preoccupante che di fronte ad una norma che garantisce l’immunità penale agli acquirenti dell’Ilva e che viola i principi fondamentali della nostra costituzione non ci sia un’indignazione generale”. Lo dichiara Angelo Bonelli coordinatore nazionale dei Verdi che aggiunge: “l’art.3 della nostra Costituzione dice che tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge, purtroppo bisogna aggiungere tranne che a Taranto dove sembra essere vigente la “Constitutio Criminalis Carolina” di Carlo V dove il popolo che doveva subire le pene queste venivano qualificate non sulla base del bene danneggiato, ma in relazione alla posizione dell’accusato: lo stesso reato veniva punito molto diversamente se commesso da persona di basso lignaggio o da un vagabondo”.
“L’art.2 comma 6 decreto legge 98/2016 - precisa il leader dei Verdi- garantisce agli acquirenti espressamente l’immunità penale per violazioni sull’attuazione dell’Aia e delle norme ambientali e della salute”. “Inoltre dalla lettura delle schede dei commissari Ilva - continua Bonelli- non si comprende come sia stato possibile effettuare l’assegnazione ad Arcelor-Mittal che è la cordata che prevede di investire meno in ambiente solo 25 milioni di euro e che prevede di riportare la produzione a 10 milioni di t/a ovvero ad un livello insostenibile per la città con quello stesso ciclo produttivo che ha messo in ginocchio i tarantini”. “Inizieremo una raccolta firme dalla prossima settimana per chiedere l’abrogazione di questa norma odiosa e ci rivolgeremo in tutte le sedi giurisdizionali perché i diritti dei cittadini tarantini siano uguali a tutti i cittadini italiani e europei.” conclude Bonelli.
Angelo BONELLI coordinatore esecutivo nazionale dei Verdi
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ILVA: BONELLI-VERDI- I MMUNITA’ PENALE GARANTITA PER LEGGE AGLI ACQUIRENTI.
TARANTO TRASFORMATA IN AREA NOLEX.
“ Ilva va alla cordata Arcelor Mittal Marcegaglia e oggi possiamo dire che l’Italia diventa il primo paese al mondo che garantirà l’immunità penale agli acquirenti se questi violeranno le norme di tutela ambientale, della salute e dell’incolumità pubblica.” Lo dichiara Angelo Bonelli coordinatore nazionale dei Verdi che aggiunge: “a Taranto si è costruita per legge una zona NoLex dove la costituzione e diritti dei cittadini non sono riconosciuti. Per chi avesse dei dubbi ricordo l’art.2 comma 6 decreto legge 98/2016 che stabilisce: “Ai fini della valutazione delle condotte connesse all’attuazione dell’Aia e delle altre norme a tutela dell’ambiente, della salute e dell’incolumità pubblica le condotte poste in essere non possono dar luogo a responsabilità penale o amministrativa dall’acquirente”
“Un paese civile - continua il leader dei Verdi- non avrebbe mai consentito tutto questo inoltre non si conosce il piano ambientale che verrà scritto da Arcelor Mittal Marcegaglia e i dati, generici, forniti dagli acquirenti parlano chiaro: è un ritorno ad un ciclo produttivo che guarda al passato e che non intende nemmeno guardare alle nuove tecnologie ma pensa ai vecchi impianti per arrivare alla produzione di 10 milioni tonnellate/anno che è quella stessa produzione che aveva messo in ginocchio Taranto e i tarantini”. “La via della conversione ecologica di quell’area come accaduto a Bilbao -conclude Bonelli- rimane per noi l’unica opzione possibile per il futuro, mentre la verità è che a Taranto il principio chi inquina paga non verrà applicato perché i soldi dei Riva serviranno a riavviare la fabbrica e non per fare le bonifiche e così i veleni rimarranno sui terreni, nelle falde e nei fondali ad avvelenare il futuro dei cittadini.”
Angelo BONELLI coordinatore esecutivo nazionale dei Verdi
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