CARTELLA STAMPA (FOTO, REPORT ORIGINALE, SINTESI): http://bit.ly/2lkLqGA
Più della metà delle aree naturali europee sono protette
solo sulla carta: la causa sono i ritardi e le inadempienze diffuse nei
vari Stati membri. Lo denuncia un nuovo rapporto lanciato oggi dal
WWF. Nel rapporto si illustrano anche gli enormi vantaggi per
le specie minacciate e le economie locali prodotti dall’applicazione
concreta di misure efficaci di tutela sia da parte della
Commissione europea sia da parte delle autorità nazionali.
La Commissione europea ha confermato di
recente che le Direttive Uccelli e Habitat rappresentano il quadro
normativo sulla conservazione più rigoroso d'Europa e si è impegnata a
rafforzare ulteriormente la loro efficacia. Il nuovo rapporto del
WWF “Prevenire parchi di carta: come far funzionare le leggi
sulla natura europee” offre un’ampia panoramica dei principali
problemi che si devono affrontare ‘sul campo’ e le soluzioni più
efficaci per applicare correttamente queste Direttive. Le
risposte urgenti richieste dal WWF e le soluzioni migliori descritte
nel report, sono: aumento del numero delle aree marine protette, misure
e piani efficaci per tutti i siti naturali comunitari, maggiori
investimenti e un migliore monitoraggio e applicazione degli obblighi
di legge. Queste misure potrebbero garantire una natura europea
realmente protetta e ripristinata nella sua integrità.
“In Europa abbiamo leggi sulla natura tra le più forti
nel mondo, ma allo stesso tempo stiamo perdendo ogni giorno specie e
habitat a causa di attività economiche illegali. La tutela rischia di
rimanere solo sulla carta se non è sostenuta da una gestione efficace
e un adeguato finanziamento sul territorio. Il nostro report rivela ciò
che le istituzioni dell’UE e le autorità nazionali devono fare con
urgenza per arrestare la perdita dei sistemi naturali e
perseguire l’obiettivo di un urgente uso sostenibile delle nostre
risorse naturali”, Ha detto Andreas Baumüller,
responsabile delle risorse naturali dell’Ufficio WWF per la Policy
europea.
Come mostra il report i siti naturali
unici come le zone umide, le montagne incontaminate, i fiumi e le
aree marine sono minacciati da un mix fatto di cavilli legali, mancanza
di adeguate valutazioni di impatto ambientale e piani di gestione
inesistenti o inadeguati. Tutto questo lascia la porta aperta a
progetti pericolosi, come quello riguardante la navigazione fluviale
del Guadalquivir che sta prosciugando la zona umida di Doñana (Spagna),
i grandi impianti sciistici che minacciano la sopravvivenza degli orsi
bruni nel Parco Nazionale di Pirin (Bulgaria), e piani per l’energia
idroelettrica illegali nelle Montagne Tarcu (Romania). In violazione
delle direttive UE sulla natura, il turismo di massa sta minacciando le
spiagge di nidificazione di tartarughe marine in Grecia mentre pratiche
di pesca distruttive stanno mettendo a rischio banchi di coralli,
molluschi e cetacei nel Dogger Bank (Mare del Nord).
Il rapporto segnala anche alcune buone
pratiche già messe in atto in molte aree protette con notevoli
benefici per la fauna selvatica, le popolazioni locali e le loro economie.
Una forte cooperazione tra le autorità locali e il settore privato ha,
per esempio, trasformato in Austria il Tiroler Lechtal in un
simbolo di orgoglio locale e meta ideale per il turismo naturalistico;
grazie alle pressioni della Commissione europea e i divieti di pesca
per le reti stagionali in Finlandia, una delle specie di foca più rare
al mondo (la foca dagli anelli) si sta riprendendo; infine, un nucleo
di pescatori artigianali partecipa con successo alla gestione di
un’area marina protetta, quella di Torre Guaceto in Italia,
anche Oasi WWF, con un sensibile aumento dei loro profitti.
“Il successo politico e di pubblico della campagna
Natura Alert gestito dal WWF e alcune associazioni ambientaliste
ha dimostrato che la protezione della natura deve essere posta al
centro dell’Unione europea. Lavorare con la natura produce benefici
tangibili immediati per le persone e le loro economie e deve essere la
forza trainante della futura trasformazione dei nostri settori
agricoli, dell’energia e dei trasporti “, ha concluso Genevieve
Pons, direttore dell’Ufficio WWF per la Policy Europea.
L’EVENTO. Questa mattina il WWF ha
previsto un evento al Parc du Cinquantenaire (ingresso Schumann):
un gruppo di bambini delle scuole di Bruxelles incontrerà il Commissario
UE per l'Ambiente, Karmenu Vella, e consegnerà un dono e alcuni loro
disegni chiedendo di proteggere meglio la loro natura e il loro futuro.
In collaborazione con il WWF Belgio e un gruppo di oltre 300 giovani
cittadini belgi, sono stati prodotti circa 7500 disegni e
messaggi che chiedono ai politici di prendersi cura della loro natura.
In questa occasione il WWF consegnerà al Commissario il nuovo rapporto.
Per vedere i disegni: http://educationwwf.weebly.com/
REPORT COMPLETO (IN INGLESE): http://awsassets.panda.org/downloads/wwf_preventing_paper_parks_full_report.pdf
Roma, 09 febbraio 2017
Ufficio
Stampa WWF Italia
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