Come preannunciato, durante
il sit-in del 9 dicembre per "Una sanità giusta per Taranto" abbiamo
avuto la possibilità di consegnare il documento preparato con la collaborazione
di cittadini e associazioni al Prefetto di Taranto.
Una delegazione è stata ricevuta dal Prefetto Dott. Guidato e questa, dopo aver
ricordato che almeno dal 2008 le istituzioni conoscono i danni
dell'inquinamento sulla salute e sull'ambiente, cioè da quanto la Regione
Puglia ha vietato il pascolo nelle aree incolte per venti km intorno all'Ilva,
gli ha in sintesi esposto le seguenti richieste rivolte al Sottosegretario De
Vincenti:
1) fornire servizi sanitari adeguati alla gravità dell’emergenza sanitaria
della città e della provincia di Taranto, recuperando quanto meno i cinquanta
milioni previsti dall’emendamento presentato alla Camera dei Deputati;
2) provvedere alla Messa In Sicurezza d’Emergenza della falda sotto l’ilva;
3) rafforzare i protocolli di controllo della catena alimentare;
4) chiudere l’Ilva per tutelare i bambini di Taranto e quelli dei Tamburi in
modo specifico, vista la dimostrata impossibilità di rendere la produzione
sostenibile dal punto di vista ambientale e sanitario;
5) avviare le bonifiche e la riqualificazione degli operai;
6) sospendere la trattativa tra i Commissari di Governo e i rappresentanti
della famiglia Riva, perché le risorse sequestrate devono essere destinate a
risarcire tutti coloro che hanno subito danni e alle bonifiche, non certo
all’ambientalizzazione.
Il Prefetto ha rassicurato la delegazione che farà tutti i passi
necessari per portare queste rivendicazioni ai massimi livelli istituzionali,
ipotizzando che almeno la questione dei 50 milioni negati sia risolta
attraverso il Decreto Mille proroghe.
I medici dell'Isde di Massafra e di Taranto hanno inteso consegnare al Prefetto
il documento inviato pochi giorni fa ai parlamentari e ai consiglieri regionali
per il quale non hanno avuto risposta.
Nella speranza che finalmente le istituzioni affrontino i problemi di Taranto,
ringraziamo tutti coloro che hanno sostenuto questa ennesima iniziative contro
l'acciaio sporco!
I cittadini e le associazioni
Fabio Millarte WWF Taranto
Fulvia Gravame Peacelink Taranto
Gianfranco Orbello Isde Taranto
Delio Monaco Isde Massafra