ILVA: BONELLI-VERDI- PERCHE’ NON SONO STATI SEQUESTRATI I 2
MILIARDI DEI RIVA? COME PARTE CIVILE PRESENTEREMO ISTANZA PER REVOCA FACOLTA’
USO IMPIANTI DOPO VIOLAZIONI CERTIFICATE DA ISPRA.
“Cosa sta accadendo a Taranto ed in particolare alla procura della
Repubblica di Taranto?” lo chiede Angelo Bonelli già portavoce dei Verdi a
poche ore dall’ennesimo rinvio dell’udienza del processo “ Ambiente Svenduto”
“La proposta di patteggiamento che verrà discussa il 17 gennaio
prossimo -continua il leader dei Verdi- non prevede non solo nessuna somma per
le parti civili ma nemmeno un centesimo di euro per il danno ambientale
provocato fuori dal perimetro dell’azienda Ilva che come è noto ammonta,
secondo una vecchia valutazione di Arpa Puglia, a circa 5 miliardi di
euro. Parliamo di falde inquinate, fondali marini, terreni per non parlare dei
danni provocati all’agricoltura e alle famiglie che hanno perso i loro cari.”
“Per quale ragione la procura di Taranto- domanda Bonelli- non ha
provveduto a sequestrare i 2 miliardi di euro dei Riva che erano
all’interno del provvedimento di sequestro degli 8 miliardi firmato dal Gip
Todisco che la Cassazione annullò perché non era quantificato il danno prodotto
dall’Ilva? Perché i 2 miliardi di euro dei Riva , che nulla hanno a che vedere
con 1,3 miliardi di euro sequestrati dalla procura di Milano per riciclaggio e
frode fiscale, non sono stati sequestrati e perché non si è voluto quantificare
il danno ambientale? Né la procura, né il ministero dell’ambiente hanno
quantificato il danno ambientale secondo quanto previsto dal Dlgs 157/2006. Non
mi sfugge che le società che hanno chiesto il patteggiamento sono ormai dal
punto di vista economico a zero liquidità ma chi era ai vertici di quelle
aziende ha usufruito di utili miliardari che non possono essere utilizzati per
una città che è stata brutalizzata dall’inquinamento”
“Chiedo al procuratore Capristi, la ragione per la quale le
numerose violazioni all’Aia- autorizzazione integrata ambientale- certificate
attraverso le diffide dell’Ispra non abbiano prodotto ad oggi un intervento
della procura stessa. In ogni caso- conclude Bonelli- la Federazione de
Verdi che è parte civile nel processo il 17 gennaio presenterà un’istanza
attraverso l’avvocato Anna Mariggiò, per chiedere la revoca della facoltà d’uso
degli impianti Ilva in ragione delle numerose violazioni all’Aia certificate
dall’Ispra”.
Angelo Bonelli
Fedeazione dei Verdi