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Taranto LIDER: Dopo il danno anche la beffa!
venerdì 2 dicembre 2016

da tarantolider@libero.it





Taranto LIDER: Dopo il danno anche la beffa!

 Il Ministro alla Salute Lorenzin dichiara: “Il prossimo 7 dicembre saranno presentati presso l’Istituto Superiore di Sanità i risultati di uno studio epidemiologico, finanziato dal Ministero della salute, che darà evidenza dell’effettiva situazione sanitaria dei cittadini residenti nell’area di Taranto”, a seguito della bocciatura dell’emendamento alla manovra che stanziava 50 milioni di euro alla Puglia per meglio affrontare le criticità sanitarie dell’area di Taranto. Proseguiamo nella lettura: “Approfondiremo le esigenze correlate alla situazione ambientale-sanitaria dell’area, per valutare l’esistenza dei presupposti tecnico-scientifici e giuridici per una deroga al decreto ministeriale”.

È chiaro cosa dice il Ministro? Devono ANCORA valutare l’effettiva esigenza! E come pensano di valutarla? Attraverso gli esiti di due (non uno come indicato, il Ministro ne dimentica uno!) biomonitoraggi effettuati sui bambini di Taranto e sulle donne affette da endometriosi di Taranto e Statte.

Certamente comprensibile, seguendo i parametri del nostro Sindaco che chiede la validazione dello studio Forastiere, basato su dati inoppugnabili, per emettere un ordinanza di chiusura dell’Ilva.

A proposito, lo studio Forastiere ha evidenziato un eccesso di rischio anche per l’endometriosi, ma di questo daremo aggiornamenti in seguito. Un eccesso di rischio è stato evidenziato anche durante la presentazione dell’aggiornamento dello Studio IESIT realizzato da SC Statistica Epidemiologia ASL Taranto e dal Dip. Scienze Biomediche ed Oncologia Umana, Università degli Studi "A. Moro" di Bari nel quale non si esclude la correlazione con l’esposizione ad inquinanti.

Dobbiamo ritenere, quindi, che eminenti studiosi ed epidemiologi, che in questi anni hanno prodotto dati drammatici sulla situazione sanitaria di Taranto, hanno solo gareggiato all’”Allarmista dell’anno” o hanno giocato al “Piccolo epidemiologo”!

Lo scorso anno abbiamo formulato non poche perplessità sulle modalità di arruolamento delle donne affette da endometriosi, partecipanti al biomonitoraggio succitato, da parte dell’ASL di Taranto. Per sciogliere alcuni dubbi abbiamo ufficialmente richiesto all’Istituto Superiore di Sanità, attraverso i canali istituzionali, il protocollo del famigerato studio, ottenendo per tutta risposta un rifiuto, oltre alla copia dell’autorizzazione da loro richiesta al Ministro Lorenzin in persona. Autorizzazione ovviamente mai concessa. Insomma, un protocollo SECRETATO, così come secretati sono i gli esiti di questo studio che avrebbe dovuto vedere la luce già circa un anno addietro. Raccogliamo l’indignazione di alcune donne affette da endometriosi rientranti nello studio medesimo; fu detto loro che avrebbero conosciuto gli esiti durante la presentazione ufficiale, non prima. Benissimo. La presentazione ufficiale si terrà a Roma, con buona pace di queste donne che forse avrebbero meritato un po’ più di rispetto.

Ci chiediamo come un biomonitoraggio su 60 donne possa fotografare la situazione e, invece, uno studio su tutta la popolazione di Taranto (studio Forastiere) abbia bisogno di una validazione.

Ci chiediamo come si possano utilizzare basse strategie ricattatorie alla vigilia di un referendum così importante, attraverso la promessa di pochi spiccioli, oltre quelli promessi per un risanamento utile solo alla propaganda di alcuni partiti politici, con la consapevolezza di rivolgersi ad una popolazione ormai in ginocchio, che ha solo bisogno di credere più in se stessa e nelle proprie potenzialità, di aprire gli occhi e liberarsi delle facili strumentalizzazioni di cui è vittima.

Una popolazione pronta a votare NO per rivendicare i propri diritti!

 





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