ILVA: BONELLI-VERDI- RABBIA
SOCIALE INCONTENIBILE SE CON ACCORDO RIVA STATO VI FOSSE DIMINUZIONE RESPONSABILITA’
PENALI
“ Se l’accordo tra i Riva e lo Stato, per il ritorno delle somme sequestrate ai
Riva per evasione e frode fiscale pari a 1,3 miliardi di euro circa,
avesse come sbocco finale una riduzione delle responsabilità penali degli ex
proprietari del siderurgico, la rabbia sociale rischierebbe di essere
incontenibile a Taranto,città che ha pagato un tributo di vite umane
inaccettabile e dove i bambini, secondo l’istituto superiore di Sanità si
ammalano di tumore del +51% e muoiono per questa malattia per un +21% rispetto
alla media pugliese. Tutto questo rappresenterebbe la fine della credibilità
delle istituzioni” lo dichiara Angelo Bonelli dei Verdi
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TARANTO: BONELLI-VERDI- 1,3 MLD NON ANDRA' A RISANARE TARANTO E
NESSUNA BONIFICA CON I SOLDI DEI RIVA VERRA’ FATTA.
PRONTA ARCHIVIAZIONE REATI RIVA IN VIRTU’ ACCORDO ?
“Non corrisponde alla realtà quanto dichiarato del presidente del
consiglio Renzi che 1,3 mld di euro andranno a risanare Taranto.“ lo dichiara
Angelo Bonelli dei Verdi che aggiunge: “in primo luogo è bene ricordare che
quei soldi a cui fa riferimento il capo del governo sono sottoposti a
sequestro dall’autorità giudiziaria di Milano per i reati di evasione fiscale
commessi dai Riva. Secondo: quei soldi sono da sempre stati conteggiati nei
numerosi decreti salva Ilva e sono destinati all’azienda Ilva e non alla città
di Taranto che in questi anni non ha visto avviare le bonifiche ambientali sui
terreni, le falde, i fondali marini contaminanti dai veleni emessi dall’Ilva ma
ha invece subito una sospensione del diritto alla salute attraverso i numerosi
decreti del governo.”
” Non vi è alcuna compensazione- continua il leader dei Verdi-come
dichiarato da parte del capo del governo, da parte dei Riva che ripeto hanno
commesso dei reati e in ragione di quei reati fiscali hanno avuto quelle
somme sequestrate. Quello non è stato fatto, inspiegabilmente, in questi
anni dal governo è l’avvio della procedura di danno ambientale prevista
dal Dlgs 157/2006 a carico della famiglia Riva: il governo doveva bussare ai
conti correnti dei Riva e prendere i soldi per fare le bonifiche che secondo
Arpa Puglia hanno un costo di oltre 5 mld di euro i danni provocati
all’ambiente: tutto ciò non è mai stato fatto”.
“Quello che presumibilmente accadrà- spiega Bonelli- è che in
virtù di questo accordo, di cui ha parlato Renzi, tra i Riva, la procura di
Milano e i commissari llva ci sarà una proposta di archiviazione da parte della
procura di Milano delle posizioni dei Riva che a loro volta autorizzeranno lo
sblocco delle somme ferme in una banca Svizzera e in un trust del Jersey
. 1,3 miliardi di euro rientreranno nell’azienda Ilva che favoriranno la
vendita dell’Ilva ad Arvedi o Arcelor i quali potranno cambiare il piano
ambientale secondo i loro interessi in base a quanto previsto nel penultimo
decreto. A Taranto e ai tarantini- conclude Bonelli- non arriverà nulla come
non sono arrivati i 50 milioni di euro per la sanità
tarantina che versa in uno stato comatoso”
Angelo Bonelli
già portavoce nazionale dei Verdi