"Richieste al Presidente della Regione e ai consiglieri
regionali"
A seguito delle ultime notizie riguardo all'inquinamento del suolo
e della falda sotto i parchi minerali Ilva diffuse dai media nei giorni scorsi,
ci rivolgiamo al Presidente della Regione, dott. Michele Emiliano, e ai
consiglieri regionali per chiedere che si facciano portatori presso il
Ministero dell’Ambiente delle richieste urgenti contenute nella petizione
lanciata in questi giorni dal coordinamento Tuttamialacittà che condividiamo.
Vogliamo inoltre sottolineare che è urgente:
a) La riapertura dell’AIA alla luce dei risultati dei dati
Forastiere pubblicati a settembre 2016, in modo che si possa valutare la
possibilità concreta di cambiare radicalmente il processo produttivo in modo da
tutelare la salute e l’ambiente a Taranto o di chiudere l’Ilva;
b) il fermo per almeno sei mesi degli impianti dell’area a caldo
sulla base del fatto che le centraline di via Orsini segnalano che a settembre
2016 il Pm10 è in salita e che storicamente nei mesi freddi si registrano
picchi elevati, correlati secondo la scienza con effetti acuti a carico della
salute;
c) la messa in sicurezza d’emergenza degli impianti (MISE) già
richiesta nella Conferenza di Servizi del 2010, sulla base dei nuovi dati
presentati dall’associazione Peacelink venerdì 28 ottobre sull’inquinamento del
suolo e delle falde sotto i parchi minerali, chiedendo che si applichi il
principio 'Chi inquina paga' e l’obbligo di ripristino dello status quo ante
previsto dalla prescrizione 27 dell’AIA vigente;
d) il reimpiego dei lavoratori nella MISE durante il fermo
temporaneo degli impianti e predisposizione di un piano di salvataggio
occupazionale attraverso la riqualificazione degli operai e/o il prepensionamento,
considerando che la formazione professionale è competenza esclusiva della
Regione.
e) informare i cittadini sui rischi legati alla possibile
contaminazione della catena alimentare come da Regolamento CE n. 178 del 2002
che stabilisce “procedura di rintracciabilità”, e attivare misure di controllo
sulla filiera agricola nella tutela dei consumatori e dei produttori.
Infine siamo pronti a collaborare nella stesura della legge
d'iniziativa regionale sul piano per Taranto, come già proposto da Angelo
Bonelli durante il convegno del febbraio scorso, mettendo a disposizione
dell’amministrazione regionale il contributo della Federazione dei Verdi
nell'ottica di riconversione ecologica dell’economia.
Simona Internò, co-portavoce Federazione dei Verdi Taranto
3408043845
Link per la firma della petizione
https://www.change.org/p/prefetto-di-taranto-e-governo-italiano-istanze-urgenti-ilva