Taranto, il disastro ambientale tocca la falda profonda. Una
miniera di sostanze cancerogene e neurotossiche emerge dai recenti carotaggi
nell'area di stoccaggio ILVA.
A Taranto è in atto un disastro ambientale ancora più profondo
di quello fino a ora conosciuto.
E' un disastro che richiede un intervento urgente, previsto e
imposto dalla legge a tutela dell'ambiente e della salute, prima che i veleni
penetrino ancora più in profondità, scivolando fino al Mar Piccolo in forma
devastante e irreversibile.
PeaceLink ha presentato oggi in conferenza stampa i dati sulla
contaminazione del terreno, della falda superficiale e della acque della
falda profonda.
Parliamo della contaminazione riscontrata sotto i parchi
minerali ILVA.
Si tratta di aree che per anni - in assenza di una copertura -
sono state bagnate senza considerare le conseguenze sulla falda, senza che ci
fosse una impermeabilizzazione del suolo e senza un sistema di raccolta delle
acque piovane.
Il fatto che nell'area del parco minerali ILVA siano stati
superati i limiti di legge per la contaminazione della falda profonda è un
fatto gravissimo che richiede una messa in sicurezza d'emergenza non più
rinviabile e a cui l'ILVA a gestione statale non può sottrarsi, anche perché a
chiederglielo è lo stesso Ministero dell'Ambiente che in Conferenza dei Servizi
ha diffidato l'ILVA a non sottrarsi alla messa in sicurezza d'emergenza per
evitare il protrasi della contaminazione. Il Ministero dell'Ambiente ha infatti
dichiarato: "Si tratta di un vero e proprio obbligo di garanzia in
virtù del quale non impedire un evento che si ha l’obbligo giuridico di
impedire equivale a cagionarlo con tutte le conseguenze di legge”. Praticamente
lo Stato intima ad un'azienda gestita dallo Stato stesso di non sottrarsi agli
obblighi di messa in sicurezza d'emergenza e di non mettere in atto le stesse
condotte e le stesse resistenze dei Riva.
Siamo di fronte ad un paradosso e a un'opportunità.
Di qui l'urgenza della conferenza stampa che ha divulgato e spiegato
i dettagli di un disastro ambientale sotterraneo in atto, destinato a
peggiorare senza un intervento di messa in sicurezza d'emergenza del suolo e
della falda.
PeaceLink ha pubblicato tutti i dati della contaminazione sul
proprio sito all'indirizzo web
http://www.peacelink.it/ecologia/a/43706.html
In questa pagina trovate:
- una copiosa documentazione con i dati dei superamenti dei limiti
di legge (riscontrati in particolare nelle analisi della falda);
- la relazione di Arpa Puglia;
- il dossier di PeaceLink (riassuntivo ed esplicativo
della notevole mole di dati tecnici e degli esiti della Conferenza dei Servizi)
presentato stamattina in conferenza stampa. In questo dossier vi è una
dettagliata elencazione delle sostanze che hanno superato i limiti di legge sia
nel terreno, sia nella falda superficiale sia nella falsa profonda sotto il
parco minerali ILVA.
Tra le sostanze tossiche, neurotossiche e cancerogene che
hanno superato i limiti di legge spiccano il cromo esavalente (cancerogeno)
e il piombo (neurotossico e cancerogeno).
PeaceLink porterà i dati in Procura perché si individuino tutte le
responsabilità di questo disastro ambientale sotterraneo.
Per PeaceLInk
Alessandro Marescotti
Luciano Manna
Fulvia Gravame
www.peacelink.it