Invito
alla conferenza stampa
Taranto, mercoledì 14 settembre ore
alle 9,30
Luogo della conferenza
stampa
Taranto, quartiere Tamburi
sotto la "Targa della
Maledizione" (vedere foto allegata)
piazzale De Vincentis (incrocio fra Via
Troilo e Via De Vincentis)
Presentazione del dossier
"NON TOCCATE QUELLE POLVERI"
Dossier di PeaceLink sulle polveri industriali a Taranto e sulle
precauzioni sanitarie che dovrebbero essere conosciute e adottate dai
cittadini.
Grazie per l'attezione
Fulvia Gravame - responsabile nodo
PeaceLink di Taranto
Alessandro Marescotti - presidente
nazionale di PeaceLink
Oggetto
della Conferenza stampa
Qual è
l'impatto sanitario delle polveri industriali che ricadono su Taranto?
Nella conferenza stampa le questioni su
cui ragioneremo con i giornalisti, le associazioni e i cittadini interessati
sono le seguenti.
1) Che tipo di tossicità può essere
attribuita alle polveri industriali che ricadono sulla città?
2) Per quale motivo tali polveri
sfuggono ai controlli automatici quotidiani delle centraline Arpa?
3) Perché bisognerebbe entrare in casa
senza le scarpe che hanno calpestate le polveri presenti sulla strada e sui
marciapiedi?
4) Perché è pericoloso toccare le
polveri dei balconi durante le pulizie o nel cimitero del quartiere Tamburi?
5) Viene data una adeguata informazione
ai contadini che toccano la terra e la smuovono?
6) Perché non viene fatta una pulizia
periodica dei lastrici solari (con spese a carico di chi inquina) se da quei
lastrici si risollevano durante i giorni di vento le polveri e ricadono sulla
città?
7) Esistono informazioni sanitarie
specifiche, pubbliche ed esplicite alla popolazione di Taranto in merito a
queste domande, in applicazione del Principio di Precauzione e il sindaco di
Taranto le ha mai diffuse?
Abbiamo scoperto - e la
conferenza stampa si soffermerà su questo particolare inquietante - che
solo una parte delle polveri industriali che ricadono su Taranto viene
monitorata con le centraline previste dalla legge. Quindi fino a ora l'impatto
sanitario di migliaia di tonnellate di polveri è rimasto "invisibile"
alle centraline Arpa. La conferenza stampa servirà a porre all'attenzione dei
media e delle istituzioni l'emergenza sanitaria costituita da migliaia di
tonnellate di polveri di cui non è stata studiata la tossicità e che
sono rimaste "invisibili" alle centraline di monitoraggio previste
dalla legge per l'inquinamento da traffico. Ma i cittadini di Taranto vedono
ogni giorno nei balconi polveri di origine industriale, senza tuttavia
conoscerne la composizione chimica, la tossicità e senza avvertirne il pericolo
intrinseco, senza quindi avere una adeguata percezione del pericolo da
esse rappresentate per la salute umana e dei bambini in particolare.
Quelle polveri vengono spazzate,
lavate, raccolte, toccate senza che siano fornite - da quello che ci risulta,
attendiamo una smentita se ci dovessimo sbagliare - informazioni adeguate e
complete sulla loro natura (speciazione chimica e granulometrica) e senza che
vengano fornite pubblicamente indicazioni sanitarie e precauzionali esplicite
sulla loro manipolazione e sulle modalità del loro smaltimento. I cittadini ad
esempio non vengono informati sui dispositivi di protezione individuali
delle vie aeree e delle mani in caso di polverosità, se ad esempio devono
mettere una mascherina di protezione o i guanti o gli occhiali
protettivi durante le pulizie domestiche nel quartiere Tamburi o nei giorni
di vento.
Stessa cosa per coloro che coltivano
l'orto (non vi sono disposizioni che lo vietino nel quartiere Tamburi) o che
svolgono attività agricole a contatto con la terra (nelle aree attorno all'Ilva
l'agricoltura è consentita, è vietato solo il pascolo libero nelle aree
incolte): non ci risultato suggerimenti a protezione della salute per evitare
il contatto con le polveri tossiche. Ma soprattutto non vi è una valutazione
della tossicità dell'insieme complessivo delle polveri e della massa della
popolazione ad esse in vario modo esposte.
Quelle polveri tossiche vengono non
solo inalate ma anche ingerite e assorbite attraverso il contatto dermico.
Rivolgeremo alla ASL e all'ARPA delle
precise richieste e evidenzieremo come il sindaco di Taranto per le polveri
industriali che ricadonosulla città non abbia fino a ora fatto alcuna
comunicazione pubblica alla popolazione in merito alle precuzioni da prendere
durante la vita quotidiana.
Quelle polveri sono contaminate, e durante
la conferenza stampa spiegheremo nei dettagli perché esse provengano - a
nostro avviso - dall'interno del ciclo produttivo e non solo dai parchi
minerali, rappresentando quindi un potenziale di tossicità di gran lunga
maggiore di quello fino ad ora stimato.
Chiederemo all'ARPA e alla ASL una perizia
completa sulle polveri che attualmente ricadono su tutta la città in modo
tale che ogni cittadino potrà utilizzarla per applicare a ragion veduta il
principio "chi inquina paga" - rivalendosi nelle sedi competenti -
senza dover affrontare a proprie spese il compito di un accertamento tecnico
sull'origine e sulla composizione fisico-chimica di quelle polveri.
Tutti i cittadini (e anche consiglieri
comunali, provinciali, regionali, realtà della società civile, associazioni e
movimenti inclusi) sono invitati a intervenire e a portare sacchetti di polvere
che consegneremo ad Arpa e ASL per appropriate analisi.