Dal 2 al 4 novembre la Commissione Petizioni del Parlamento
Europeo si recherà a Taranto per il caso ILVA.
E' una visita importante in quanto in campo vi sono due
importanti novità: l'abbondante produzione di ricerche epidemiologiche
aggiornate su Taranto presentate da pochi giorni nel Congresso scientifico
ISEE di Roma e la inequivocabile relazione dell'ISPRA che certifica la persistente
e prolungata non attuazione delle prescrizioni ambientali da parte di ILVA.
In vista di tale importante visita a Taranto, ci è sembrato
importante fornire agli europarlamentari della Commissione Petizioni una
adeguata conoscenza di tali novità che forniscono una ulteriore conferma della
drammatica situazione in cui versa la popolazione,
Informeremo pertanto chi da Bruxelles verrà a Taranto sui
temi illustrati nel comunicato che vi chiediamo di pubblicare.
Teniamo a precisare che la procedura di infrazione europea per
questioni attinenti all'ambiente e alle emissioni industriali dell'ILVA è
ancora in corso e non è stata "sospesa" come qualcuno ha scritto
erroneamente.
Antonia Battaglia - Portavoce EU di PeaceLink
Monica Frassoni - Co-Presidente dei Verdi Europei
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ILVA, Europarlamentari a Taranto: ecco le novità in campo
La situazione sanitaria a
Taranto resta estremamente preoccupante, secondo quando confermato da recenti
studi presentati all’ultimo congresso internazionale di epidemiologia dell’ISEE
(International Society for Environemental Epidemiology).
Monica Frassoni,
Co-Presidente dei Verdi Europei, ed Antonia Battaglia, Rappresentante EU di
Peacelink, si dicono oggi preoccupate per il persistere della drammatica
situazione che i dati scientifici presentati dagli esperti a Roma confermano.
In vista della prossima
visita a Taranto della Commissione Petizioni del Parlamento Europeo, prevista
dal 2 al 4 Novembre 2016, la necessità di informare i parlamentari che si
recheranno nella città dell’ILVA è quantomai pressante vista la situazione
attuale.
L'ultimo studio condotto dal
dott. Forastiere (già perito del GIP Patrizia Todisco), e da un vasto gruppo di
ricercatori, ha infatti evidenziato la persistenza di un pericolo per la salute
dei cittadini dell’area jonica, pericolo che riguarda direttamente l'esistenza
di un effetto causale di PM10 industriale sulla mortalità nell'area di Taranto.
E’ di pochi giorni fa,
inoltre, la presentazione da parte di Peacelink dei dati di una ricerca
condotta dal Centro Ambiente e Salute che confermano l'aumento dei casi di
decesso a breve termine, ovvero dopo le 24 ore di esposizione alle polveri
sottili in caso di vento che soffia dall'area industriale verso la città.
Frassoni e Battaglia
intendono portare all’attenzione delle Istituzioni Europee la grave verità:
durante i “wind days”, a Taranto si muore di più e molto velocemente, nella
stessa giornata in cui si verificano i picchi.
La realizzazione dei lavori
dell’Autorizzazione Integrata Ambientale resta ancora tutto da terminare e
quelle che erano già da anni delle misure inderogabili ed urgenti devono
tuttava ancora esser completate.
La situazione non è
assolutamente sotto controllo ma che i rischi sanitari sono in aumento, gravi,
persistenti e le patologie tante.
Un’altra conferma importante
della gravità della situazione e dell’urgenza di un intervento di peso viene
dall’aggiornamento di Ispra sullo stato di attuazione delle prescrizioni
dell'Autorizzazione Integrata Ambientale relativa agli impianti dell'Ilva.
Le violazioni riportate sono ancora troppe, numerose e non in linea con
il cronoprogramma di interventi urgenti sui quali la Commissione Ambiente
dovrebbe vigilare.
Peacelink è stata udita già
tre volte dalla Commissione Petizioni in seduta a Bruxelles in merito alla
petizione sulla diossina, facendosi portavoce, con I Verdi Europei, dello stato
di profondo disagio in cui versa la popolazione di Taranto.
Monica Frassoni,
Co-Presidente dei Verdi Europei
Antonia Battaglia, Portavoce
EU di Peacelink