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HOTSPOT DI TARANTO: MIGRANTI E MINERALE
martedì 28 giugno 2016

CAMPAGNA WELCOME TARANTO


Tra i diritti negati nell'hotspot di Taranto, anche quello di respirare.

Guardate come, in pochissimi mesi, si sono "colorati" di polvere di minerale i capannoni in cui sono identificati ed ospitati i migranti.


Anche se per un periodo breve ci chiediamo se le condizioni di permanenza dei migranti siano consoni ai parametri che assicurano i diritti dell'uomo: oltre alle poco chiare procedure per le richieste di asilo (fonte http://iltirreno.gelocal.it/italia-mondo/2016/06/21/news/migranti-hotspot-vietati-garantire-accesso-e-diritti-1.13699843) ci chiediamo se sono assicurate le norme igienico sanitarie in virtù della presenza di materie prime che nello stesso porto vengono scaricate dalle navi per poi essere veicolate nella zona industriale e se in virtù di queste norme vengono prese in considerazione le conseguenze da esposizione ad agenti inquinanti come il particolato di minerali.

Prova evidente è la struttura dello stesso hotspot che viene ricoperta dai minerale che a sua volta si posa sulle parti superiori delle tensostrutture. Sono evidenti le colorazioni rossastre a differenza delle parti verticali della struttura che rimangono bianche. Nelle stesse fotografie possiamo notare gli indumenti stesi all'interno dell'area di accoglienza adiacente agli impianti industriali che trattano i minerali.

Rigiriamo le stesse domande alla Prefettura e al Comune di Taranto nella speranza che questi si rendano conto delle conseguenze che possono ricadere sui migranti a causa del sito scelto per l'hotspot tarantino.

CAMPAGNA WELCOME TARANTO









(foto Manna/Peacelink)






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