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Bioaccumulo anomalo in alcuni alimenti della Basilicata e criticità nel lago Pertusillo: PeaceLink e Cova Contro mandano a Bruxelles i dati
mercoledì 11 maggio 2016

da Alessandro Marescotti


·         Bioaccumulo anomalo di vari inquinanti nella catena alimentare in Basilicata: latte, foraggio, legumi, ortaggi, piante selvatiche. Il tutto riscontrato in tre campagne di bio-monitoraggio, svolte in diverse aree della regione: Val d’Agri, Val Melandro, Val Camastra, Val Basento. 

·         Criticità riscontrate nel Lago Pertusillo: 16 idrocarburi di diverso tipo, oltre a micro cistine e a metalli pesanti sul 20% delle specie ittiche campionateL'interesse per la questione va anche oltre la Basilicata in quanto il Pertusillo fornisce per il 60 per cento acqua alla Puglia e per la restante parte a Basilicata e Calabria. 

·         Queste sono le ragioni che hanno spinto PeaceLink e Cova Contro a scrivere alla Commissione Europea inviando la documentazione scientifica attualmente disponibile. 

 

*******************************************

 

 

 

                                                                                                                                                             Bruxelles, 10 maggio 2016

 

 

Commissario Karmenu Vella,

Commissario per l’Ambiente, gli affari marittimi e la pesca

Commissione Europea

Bruxelles

 

 

 

Egregio Commissario,

La Regione Basilicata ha stanziato tra il 2002 ed il 2010 oltre 5 milioni di euro per almeno tre campagne di bio-monitoraggio, svolte in diverse aree della regione: Val d’Agri, Val Melandro, Val Camastra, Val Basento. Nel corso dei rilievi effettuati, sono state riscontrate diverse anomalie circa il bio-accumulo, nella catena alimentare, di numerosi metalli nonché di composti organici ivi compresi gli idrocarburi. Ci riferiamo in particolare ai valori riscontrati in latte, foraggio, legumi, ortaggi e frutta nonché in numerose piante selvatiche. La Regione Basilicata non ha reso accessibili le analisi ma ha sintetizzato i dati, senza specificare luoghi e modalità di campionamento, in tre relazioni non ancora pubblicate, alle quali abbiamo però avuto accesso in modo ufficioso.

L’Istituto Zooprofilattico di Puglia e Basilicata ha reso pubblico solo nel 2015 uno studio sulla contaminazione della catena alimentare, realizzato nel 2012: in esso viene evidenziato che sul 20% delle specie ittiche campionate nel lago Pertusillo, sono stati rinvenuti 16 idrocarburi di diverso tipo, oltre a micro cistine e a metalli pesanti. Anche l’ENEA, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, in un documento mai reso pubblico ma realizzato già nel 2008, ha rinvenuto nella vegetazione spontanea della Val Basento importanti concentrazioni di mercurio.  

Peacelink è fortemente preoccupata non solo dall’aspetto riguardante la contaminazione della catena alimentare ma anche dall’aspetto sanitario ed epidemiologico. Secondo lo studio Sentieri, che inviamo in allegato con altra documentazione a sostegno delle informazioni fornite, vi è in Val Basento un eccesso di mortalità per le patologie afferenti l’apparato respiratorio, mentre per l’area di Tito si riportano tumori del colon-retto ed eccesso di mortalità per condizioni perinatali. Lo studio conclude che per entrambe le aree SIN sarebbero infatti auspicabili e necessari approfondimenti per studiare l’incidenza del fattore ambientale.

L’Istituto Superiore Sanità ha invece svolto due studi statistici sia in Val d’Agri-Valle del Sauro (2010) che nel territorio comunale di Rotondella (MT), il primo area più “petrolizzata” della Basilicata ed il secondo il Comune che ospita l’impianto nucleare in dismissione.

 

Entrambi gli studi attestano aumenti di incidenza e mortalità per patologie, oncologiche e non, afferenti sia l’apparato respiratorio che quello digerente ed endocrino, sottolineando altresì l’esigenza di approfondire le indagini considerato l’eccesso di patologie riscontrate nei bambini.

 

Peacelink e l’Associazione-partner in Basilicata Cova Contro chiedono che la Commissione possa prendere in esame quanto prima i nuovi elementi forniti e aprire una investigazione approfondita nelle questioni sopracitate.

 

 

Distinti saluti,

 

Antonia Battaglia, Rappresentante di Peacelink presso le Istituzioni Europee

Giorgio Santoriello, Presidente di Cova Contro

 





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