WEEK END DEL GUSTO A MARTINA, IN MOSTRA I BOVINI E IL
VERO TIPICO
Da oggi al 24 aprile la più alta genetica del Sud,
degustazioni di formaggi e carni alla brace
Apertura: venerdì aprile 22 ore 10.30-22.30, sabato 23
aprile ore 9-22.30, domenica 24 aprile solo la mattina ore 9-12. Ingresso
gratuito, parcheggio gratuito
IMMAGINI VIDEO
Ecco il link per il
download di master immagini e interviste
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“Abbiamo un grande patrimonio di biodiversità, da valorizzare e da
preservare. Senz’altro il latte è una delle gemme del nostro territorio”. Lo ha
detto Francesco Ancona, sindaco di Martina Franca, questa mattina per
l’inaugurazione della Mostra interregionale
di razza Bruna e Frisona che da oggi fino a domenica 24 aprile metterà sotto i
riflettori la qualità degli allevamenti del Sud. Gli allevatori, di fatto,
abitando le nostre campagne ne sono i custodi. “La grande cura e l’amore con
cui ci prendiamo cura dei nostri animali – ha evidenziato Francesco D’Onghia,
presidente dell’Associazione Allevatori di Taranto – si traducono in benessere
animale, nella tutela della nostra salute nonché nella bontà di latte e
formaggi”. Tutto ciò se, ed è questo il punto cruciale, la materia prima è il
prezioso latte fresco locale e non il latte in polvere o le cagliate pronte che
vengono dall’estero. “La priorità assoluta è l’indicazione chiara in etichetta
della origine del latte”, ha sottolineato con forza Pietro Laterza presidente
dell’Associazione Allevatori di Puglia nonché presidente nazionale
dell’Associazione di Allevatori di razza Bruna (ANARB). La concorrenza sleale
con prodotti che sembrano tipici, magari nell’aspetto, è un problema reale.
A tagliare il nastro è stato l’assessore alle Attività
Produttive di Martina Franca Nunzia Convertini, determinata a valorizzare la
tradizione zootecnica della Valle d’Itria che, oggi, è stata oggetto di studio
da parte degli allievi delle Scuole Agrarie. A Martina Franca, fino a domenica
mattina 24 aprile, si potrà assaggiare il vero Made in Sud, con formaggi fatti
da latte pugliese e lucano appena munto, e salumi altrettanto genuini negli
stand di Italia Alleva.
Decine di vacche di altissima genealogia e campionesse
di vari concorsi nazionali sono le “star” che potranno essere allevate in tutto
il week end. Sfileranno, sotto i riflettori, nel ring del nuovo Foro Boario in
contrada Ortolini, situato a 5 minuti da Martina Franca sulla Martina-Ceglie
Messapica.
La partecipazione è
aperta al pubblico e particolarmente adatta alle famiglie con bambini, per
l’alta valenza didattica. Ogni giorno e anche la sera stand di assaggio e
vendita di prodotti di Italia Alleva, tavola calda tipica e carne alla brace.
Apertura: venerdì aprile 22 ore 10.30-22.30, sabato 23 aprile ore 9-22.30,
domenica 24 aprile solo la mattina ore 9-12. Ingresso gratuito, parcheggio
gratuito.
PHOTO GALLERY
PROGRAMMA DAL 22 AL 24
APRILE 2016
VENERDI’ 22 APRILE
Ore 16.00 – Gara di tolettatura e Giudizio morfologico gruppi
giovani
Ore 19.00 – Incontro tecnico su “I nuovi PSR Puglia” con le
relazioni di Pietro Spagnoletti (Coldiretti Puglia) e Giuseppe D’Onghia
(Regione Puglia). Saluto introduttivo di Francesco Ancona (sindaco di Martina
Franca), Pietro Salcuni (presidente Associazione Italiana Allevatori), Piero
Laterza (presidente Ass. Reg. Allevatori Puglia e Ass. Naz. Allevatori Razza
Bruna) e Francesco D’Onghia (presidente Ass. Allevatori Taranto)
Ore 21.00 – Serata dell’Allevatore
SABATO 23 APRILE
Ore 9.00-12.30 – Valutazione giovane bestiame di razza Bruna e
Frisona
Ore 13.00 – Finale manze e giovenche di razza Bruna e Frisona
Ore 17.00-20.30 – Valutazione vacche in latte di razza Bruna e
Frisona
Ore 21.00 – Finale vacche in latte di razza Bruna e Frisona
DOMENICA 24 APRILE
Ore 9.00 – Gara di conduzione dei giovani allevatori
Ore 12.00 – Chiusura della manifestazione
LA ZOOTECNIA PUGLIESE IN CIFRE
Latte, “oro bianco” di Puglia, regione che rappresenta
il quarto polo zootecnico italiano ed il primo nel Mezzogiorno. La crisi
economica, unitamente all’apertura all’uso di latte in polvere per la
produzione di formaggi di bassa qualità ma che fanno una grave concorrenza ai
veri prodotti tipici, stanno pesando gravemente sul settore zootecnico che sta
reagendo con una forte diversificazione. Oggi la zootecnia pugliese punta su:
altissima qualità del latte, riduzione degli allevamenti ma con un maggior
numero di capi, aggregazione dei produttori, filiera corta per la vendita
diretta dei veri prodotti tipici, masserie didattiche per far conoscere ai
consumatori i veri sapori tradizionali, agriturismo per integrare il reddito
aziendale. Il pilastro economico resta il latte la cui produzione in Puglia ha
un valore di circa 150.000.000 di euro ai quali vanno aggiunti altri 50.000.000
di euro per il bestiame che diventa carne.
LAVORO – Gli
allevatori danno lavoro ad oltre 13.000 addetti di cui un quarto è manodopera.
L’indotto non è solo quello dei caseifici ma riguarda soprattutto ditte di
mangimi, trattori, costruzioni edili specializzate, tecnici, veterinari che
equivalgano almeno al numero di occupati diretti e cioè circa 13.000 persone,
per un totale di 26.000 addetti.