Come
salentini non abbiamo avuto nessuna risposta su Cerano, speriamo ora di
trovarla in quanto europei
“Su
denuncia della associazione Peacelink l’Unione Europea ha ritenuto di aprire
una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia a causa dell’inquinamento
provocato dalla centrale di Cerano. Quell’impianto, nel quale a grave danno
dell’ambiente viene bruciato carbone per produrre energia elettrica, ci pone
fuori dalle regole che la comunità europea si è data al fine di assicurare ai
suoi cittadini di respirare aria non inquinata.
Nella
denuncia di Peacelink vengono citati gli studi scientifici che si sono
susseguiti in questi anni e che hanno portato alla luce l’enorme danno
sanitario provocato dalla centrale. Studi e denunce che, evidentemente, non
sono bastati a smuovere né il livello regionale né quello nazionale da una
posizione di dormiveglia, nonostante molte vane promesse. Allora ben venga
questa procedura di infrazione se ci farà ottenere da europei
quella giustizia che come salentini non siamo mai riusciti ad avere.
Due
anni fa segnalai l’occasione di Tap per riconvertire Cerano e abbatterne la
carica inquinante. Quell’ipotesi è stata ripresa in maniera tardiva poco tempo
fa, tanto che, a parte un po’ di clamore, non se ne è ricavato niente. Oggi
l’Unione Europea, sollecitata dalle associazioni, ci spinge a trovare un
rimedio, a intervenire finalmente per la tutela della salute dei cittadini,
forzando le resistenze dei tanti che ad ogni denuncia sono pronti a correre in
soccorso delle grandi industrie energetiche. Le quali continuano a contare i
soldi mentre le Asl continuano a contare i tumori”.
Sergio Blasi
Lecce,
06 aprile 2016