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INCHIESTA PETROLI, BONELLI (VERDI): DA ANNI DENUNCIAMO CHE TARANTO E BASILICATA SONO STATE TRASFORMATE IN DISCARICHE DI VELENI. IL GOVERNO ORA AFFRONTI IL CONFLITTO DI INTERESSI DEL PRESIDENTE ENI MARCEGAGLIA.
venerdì 1 aprile 2016
da Angelo Bonelli angelo.bonelli@verdi.it
“Lo denunciamo da anni inascoltati e anche derisi che Taranto e la val d’Agri sono state trasformate nelle discariche dei veleni d’Italia in nome di uno sviluppo economico che ha portato profitti per pochi e distribuito inquinamento e malattie per la popolazione”. Lo dichiara Angelo Bonelli dei Verdi commentando l’inchiesta giudiziaria sullo smaltimento rifiuti petroliferi in Basilicata che ha portato alle dimissioni del ministro Guidi.
“Quando contestavamo il progetto Tempa Rossa - denuncia Bonelli- siamo stati accusati di irresponsabilità e di bloccare lo sviluppo, ma la distruzione di un patrimonio ambientale e agricolo come la Basilicata, che una volta era un polmone verde, o dell’accanimento contro la città di Taranto a farla diventare la capitale italiana della discarica dei veleni non ha provocato reazioni delle istituzioni”.
“L’Italia - continua l’esponente di Verdi - deve affrontare, se si vuole salvare, il tema della conversione ecologica di produzioni altamente inquinanti come l’estrazione del petrolio in Basilicata che nessuna ricchezza hanno portato nei territori mentre hanno provocato danni a turismo e agricoltura”.
“Ora il governo - conclude Bonelli- rifletta su altri conflitti di interessi come quello della presidente dell’Eni Emma Marcegaglia proprietaria di una delle più importanti aziende siderurgiche d’Italia in procinto di acquisire l’Ilva di Taranto: tubi di acciaio e petrolio legati tra loro.”
Angelo BONELLI
Roma, 1 aprile 2016
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