“Sui
rifiuti Emiliano e la giunta si giocano la faccia, ma servono segnali chiari da
subito”
La
gestione del ciclo dei rifiuti, insieme alla sanità, è il settore più
caratterizzante per un governo regionale. Per questo penso che su questo tema,
infarcito come al solito di buoni propositi e di importanti annunci, la giunta
si giochi la faccia. In particolare io voglio sperare, e lavorerò in questa
direzione, che la nuova agenzia regionale sia garanzia di tutela dell’interesse
supremo dei cittadini. E non, come hanno finito per essere le Oga,
dell’interesse di chi dallo status quo continua a fatturare enormi guadagni ed
è in grado di condizionare la politica. Per cui il mio auspicio è che su questo
tema si lavori in forte discontinuità rispetto al passato e si mandino segnali
forti e chiari di un cambiamento a lungo auspicato ma che nella nostra Regione
non si è mai realizzato.
Il
primo segnale riguarda la discarica di Corigliano. Che insiste sulla più
importante falda acquifera del Salento, da cui l’Acquedotto pugliese preleva
l’acqua che finisce nei rubinetti dei cittadini di una miriade di comuni, non
solo di quelli della Grecìa. Quella discarica non deve e non dovrà mai entrare
in funzione, come la Asl ha chiesto a margine del suo rapporto sulla spaventosa
crescita dei tumori nel nostro territorio.
Il
secondo segnale riguarda la velocità con la quale si procederà ai bandi per la
realizzazione di impianti di compostaggio utili a chiudere il ciclo. Non
abbiamo tempo da perdere e non abbiamo dubbi da sollevare sull’utilità di
questi impianti, che serviranno a migliorare complessivamente il livello di salubrità
del ciclo dei rifiuti nel Salento e finalmente a raggiungere l’obiettivo del riutilizzo
effettivo della frazione umida dei rifiuti. La stessa che oggi si chiede ai
cittadini di differenziare per poi buttarla nei soliti biostabilizzatori e
nelle solite discariche.
Leggo
che si parla anche di sopravvalli o di ampliamenti delle discariche. Anche
questa è una opzione a cui opporsi, perché è la prima manifestazione del
pericolo che anche in questa legislatura si possa finire per perpetuare lo
status quo.
Sono pienamente d’accordo con
Emiliano quando dice che negli anni scorsi “la Regione non è riuscita a toccare
palla” mentre “i privati che gestiscono discariche autorizzate si arricchiscono
aumentando però l’inquinamento delle aree”. In sintesi mi pare una giusta
analisi. Ora non resta che cambiare davvero.
Sergio
Blasi
Lecce,
15 marzo 2016