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Blasi su ciclo dei rifiuti
martedì 15 marzo 2016

da blasi.ufficiostampa@gmail.com





“Sui rifiuti Emiliano e la giunta si giocano la faccia, ma servono segnali chiari da subito”

 

La gestione del ciclo dei rifiuti, insieme alla sanità, è il settore più caratterizzante per un governo regionale. Per questo penso che su questo tema, infarcito come al solito di buoni propositi e di importanti annunci, la giunta si giochi la faccia. In particolare io voglio sperare, e lavorerò in questa direzione, che la nuova agenzia regionale sia garanzia di tutela dell’interesse supremo dei cittadini. E non, come hanno finito per essere le Oga, dell’interesse di chi dallo status quo continua a fatturare enormi guadagni ed è in grado di condizionare la politica. Per cui il mio auspicio è che su questo tema si lavori in forte discontinuità rispetto al passato e si mandino segnali forti e chiari di un cambiamento a lungo auspicato ma che nella nostra Regione non si è mai realizzato.

Il primo segnale riguarda la discarica di Corigliano. Che insiste sulla più importante falda acquifera del Salento, da cui l’Acquedotto pugliese preleva l’acqua che finisce nei rubinetti dei cittadini di una miriade di comuni, non solo di quelli della Grecìa. Quella discarica non deve e non dovrà mai entrare in funzione, come la Asl ha chiesto a margine del suo rapporto sulla spaventosa crescita dei tumori nel nostro territorio.

Il secondo segnale riguarda la velocità con la quale si procederà ai bandi per la realizzazione di impianti di compostaggio utili a chiudere il ciclo. Non abbiamo tempo da perdere e non abbiamo dubbi da sollevare sull’utilità di questi impianti, che serviranno a migliorare complessivamente il livello di salubrità del ciclo dei rifiuti nel Salento e finalmente a raggiungere l’obiettivo del riutilizzo effettivo della frazione umida dei rifiuti. La stessa che oggi si chiede ai cittadini di differenziare per poi buttarla nei soliti biostabilizzatori e nelle solite discariche.

Leggo che si parla anche di sopravvalli o di ampliamenti delle discariche. Anche questa è una opzione a cui opporsi, perché è la prima manifestazione del pericolo che anche in questa legislatura si possa finire per perpetuare lo status quo.

Sono pienamente d’accordo con Emiliano quando dice che negli anni scorsi “la Regione non è riuscita a toccare palla” mentre “i privati che gestiscono discariche autorizzate si arricchiscono aumentando però l’inquinamento delle aree”. In sintesi mi pare una giusta analisi. Ora non resta che cambiare davvero.

 

Sergio Blasi

Lecce, 15 marzo 2016




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