Al Ministro dell'Ambiente
Gian Luca Galletti
Oggetto: diossina, richiesta urgente
dati mancanti
Gentile Ministro,
vogliamo conoscere urgentemente i rapporti di prova con le analisi
relative ai controlli sulle deposizioni della diossina. Sono analisi che ILVA
dovrebbe aver già effettuato e che non sono attualmente pubbliche.
Vogliamo che siano resi pubblici perché da essi dipende la salute
della popolazione di Taranto.
Gentile Ministro, tutti dovrebbero poter conoscere quanta
diossina ricade sulla città di Taranto, sui suoi terreni e sui suoi pascoli.
In questi mesi ci sono giunti preoccupanti filmati di pecore
che pascolavano attorno alla zona dell'Ipercoop (a 6 chilometri da ILVA) e
ad altri luoghi dove è stato imposto dalla Regione Puglia il divieto di pascolo
per la contaminazione di diossina. Il divieto di pascolo libero su aree
incolte riguarda un raggio di 20 chilometri dall'ILVA. Assieme alle pecore
sono state filmate rotoballe destinate all'allevamento degli animali, con il
camino E312 dell'ILVA ben visibile sullo sfondo, a circa due chilometri.
Sul sito di PeaceLink abbiamo deciso di mettere a Sua disposizione
il filmato girato il 22 dicembre 2015 dove sono visibili pecore e rotoballe
di fieno in luoghi contaminati da diossina.
In questa situazione di controlli allentati e carenti ci siamo
chiesti se la salute dei cittadini fosse nuovamente in pericolo.
E lo chiediamo a Lei, signor Ministro.
Abbiamo consultato il sito del Ministero dell'Ambiente. E abbiamo scoperto che
mancano proprio i dati sulla diossina che dovrebbero essere raccolti nel
Piano Monitoraggio e Controllo dell'AIA Ilva, relativamente alla rete dei
deposimetri. In parole povere ad oggi non possiamo conoscere quanta diossina
ricade sul suolo.
Con grande stupore e preoccupazione ci siamo attivati nelle scorse
settimane per colmare tale vuoto di informazione.
Ci siamo rivolti a Ministero dell'Ambiente per chiedere
spiegazioni e acquisire i dati più recenti.
In data 27 gennaio 2016 PeaceLink ha richiesto i dati di
deposizione atmosferica della diossina al Ministro dell'Ambiente e all'ISPRA
(Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ricevendo una risposta
insoddisfacente in data 12 febbraio 2016.
Infatti il Ministero dell'Ambiente, tramite l'ISPRA, ha
sostanzialmente detto di rivolgerci all'ARPA Puglia.
Ma tale risposta non è idonea alla nostra domanda che chiedeva i
dati che ILVA raccoglie sulla diossina e che ILVA deve trasmettere al
Ministero dell'Ambiente tramite la sua struttura commissariale.
Infatti ILVA effettua - parallelamente all'ARPA - delle proprie
analisi sulle deposizioni di diossina nell'ambito dei controlli periodici
previsti dall'AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale).
Di tali analisi - di cui non si trova traccia sul sito del
Ministero dell'Ambiente - noi chiediamo conto a Lei.
Arpa, da noi contattata già sui dati mancanti, aveva risposto in
data 10 febbraio 2016 che i dati della diossina li attendeva da ILVA.
La situazione ci sembra inquietante: mancano i dati delle
deposizioni della diossina effettuati da ILVA e fino a ora la struttura
commissariale non ha reso pubblici tali dati: perché?
PeaceLink a questo punto Le chiede direttamente di chiarire il
"giallo" dei dati mancanti.
Con quei dati sulla diossina possiamo infatti capire se quelle
pecore, ritratte nei filmati che abbiamo pubblicato e che sono a Sua
disposizione, si stanno contaminando nuovamente, in considerazione del fatto
che la diossina è un inquinante persistente nel tempo e che si accumula sui
terreni e nell'organismo.
Il filmato è qui: http://www.peacelink.it/ecologia/a/42818.html
Si allegano le risposte di ISPRA (Ministero dell'Ambiente) e di
Arpa Puglia.
Per PeaceLink
Antonia Battaglia
Fulvia Gravame
Luciano Manna
Alessandro Marescotti
--- PEC spedite da PeaceLink e risposte ricevute ---
A ISPRA E MINISTERO
mercoledì 27 gennaio 2016 - 11:18
L'Associazione PeaceLink richiede
i files dei dati dei deposimetri (deposizioni atmosferiche) Ilva relativi alla
diossina. Tali deposimetri sono stati collocati in diversi punti, anche
all'esterno del perimetro Ilva di Taranto. Essi sono previsti nell'ambito
dell'Aia, ma non siamo riusciti a trovare i dati nel sito Ispra.
RISPOSTA DI PROTOCOLLO ISPRA (pdf
in allegato)
venerdì 12
febbraio 2016 - 13:49
A ARPA PUGLIA
mercoledì 27
gennaio 2016 - 12:29
Spett.le Arpa Puglia, al fine di
comprendere al meglio le risultanze dei controlli ambientali condotti da Ilva
vi chiediamo di sapere se, oltre alle analisi deposizioni atmosferiche di
competenza Arpa Puglia, il gestore Ilva abbia, nelle competenze del suo
monitoraggio interno il controllo di sistemi di deposimetri e conseguenti
analisi inviate all'ente di controllo Ispra.
RISPOSTA ARPA PUGLIA
mercoledì 10
febbraio 2016 - 11:41
Gentile sig. Manna,
in merito alla Sua istanza prot. 5632 del 28/01/2016, avente ad
oggetto “Deposizioni atmosferiche ILVA”, si comunica che in effetti, ILVA
svolge, in adempimento alle prescrizioni AIA, campionamenti deposimetrici nelle
stesse postazioni dove sono ubicate le centraline di monitoraggio della qualità
dell'aria della rete ILVA. Le analisi sono effettuate da ILVA, che ci ha fatto
sapere di avere completato quelle relative all'anno 2015, i cui risultati
saranno consegnati a breve.
Cordiali saluti.
Dott. Roberto Giua