GUERRA
DEL GRANO: ISTITUIRE LA COMMISSIONE UNICA IMMEDIATAMENTE
Il deputato pugliese L’Abbate (M5S)
chiede a gran voce l’applicazione della legge 91/2015 con la creazione delle
Cun mentre, al contempo, ci vorrebbero controlli più stringenti contro il grano
di importazione con micotossine
“Fuori
il grano tossico dalla Dieta Mediterranea, rivedendo i livelli di micotossine
ammessi negli alimenti, inasprendo i controlli fitosanitari e garantendo
un’etichettatura trasparente che fornisca al consumatore la tracciabilità dei
prodotti”. È questo, in sintesi, il contenuto dell’interrogazione presentata
a Montecitorio dai deputati del Movimento 5 Stelle e rivolta ai ministri
della Salute Beatrice Lorenzin e delle Politiche agricole Maurizio Martina.
“Come
abbiamo più volte denunciato in numerosi atti parlamentari e come, del resto,
dimostra il recente rinvenimento di micotossine in alcuni carichi di grano
approdati nel porto di Bari – dichiara il deputato pugliese Giuseppe
L’Abbate, capogruppo M5S in Comagri alla Camera – la dieta mediterranea,
nostro patrimonio di importanza e rilevanza mondiale, ricca di alimenti come
pasta, pane e cereali, rischia di portare all’assunzione e di quantità molto
elevate di micotossine, rispetto a ciò che accade negli altri Paesi europei. Si
tratta di sostanze tossiche che, se assunte in eccesso e per tempo prolungato,
potrebbero favorire l’insorgere di diverse patologie tra cui i tumori; le
stesse si sviluppano a causa delle condizioni legate ai tempi lunghi di
trasporto – continua L’Abbate (M5S) – Oltre ai rischi per la
salute, ricordiamo inoltre la crisi che vive il settore, come dimostrato
dall’esposto della Codacons sulla forbice dei prezzi tra costi di produzione e
quelli finale di acquisto al consumatore. Chiediamo pertanto al Governo di
creare un legame tra industria e produttori in modo tale che il prezzo remuneri
i costi di produzione, attraverso i cosiddetti accordi di filiera e
l’istituzione della Commissione Unica Nazionale. Ed è proprio lo strumento
della Cun – spiega Giuseppe L’Abbate – che potrà permettere di
superare questa guerra del grano, garantendo il giusto riconoscimento alle
produzioni locali. Uno strumento che è legge dalla scorsa estate grazie ad un
mio emendamento alla legge 91/2015 ma che vede ancora il Governo attivarsi come
previsto dalla stessa legge: eppure parliamo di una svolta epocale che
metterebbe in soffitta, finalmente, le vetuste borse merci”.