La ASL di Taranto ha fissato un livello di PM10 (polveri sottili)
a partire dal quale si raccomandano delle precauzioni per la popolazione
sensibile (bambini, anziani, cardiopatici, ecc.).
Tale livello di concentrazione (> 25 microgrammi/m3) si supera
in questo periodo generalmente quando il vento proviene dall'area industriale.
Il sindaco nega che vi siano stati superamenti che richiedano
precauzioni.
Noi lo smentiamo nettamente. Dati alla mano sottolineamo che ha
torto.
Noi infatti segnaliamo che vi sono stati in questi giorni vari
superamenti del livello di precauzione che suggeriscono raccomandazioni
(livello 1) ben specificate dalla ASL.
Questi superamenti che segnaliamo sono ricavati dalle centraline
ARPA e riguardano il superamento della concentrazione giornaliera di 25
microgrammi a metro cubo.
Sfidiamo il Sindaco in un pubblico dibattito a negare i dati che
adesso forniamo per il mese in corso:
·
centralina ARPA di Via Machiavelli (quartiere Tamburi, Taranto):
superamenti PM10 nei giorni 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 dicembre;
·
centralina ARPA di Via Archimede (quartiere Tamburi, Taranto):
superamenti PM10 nei giorni 2, 3, 4, 7 dicembre;
·
centralina ARPA di Via Alto Adige (Taranto): superamenti PM10 nei
giorni 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7 dicembre;
·
centralina ARPA di San Vito (Taranto): superamenti nei
giorni 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7 dicembre;
·
centralina ARPA di Talsano (Taranto: superamenti nei giorni 1,
2, 3, 4, 5, 6, 7 dicembre.
raccomandazioni ASL
Inoltre anche a Statte vi sono stati superamenti. I dati ARPA
indicano superamenti nei giorni 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7 dicembre.
Vedere https://docs.google.com/spreadsheets/d/1Bl6fr7EskPoCsxfhfRaeqv5ldvdgXHMDN6_sfhfeLYM/edit?usp=sharing
Il quei giorni sarebbe dovuta giungere alla popolazione esposta la
seguente raccomandazione della ASL: "Si consiglia ai soggetti
particolarmente sensibili di programmare eventuali attività sportive all´aperto
nelle ore in cui i livelli di inquinamento sono inferiori, ovvero fra le ore 12
e le 18. Arieggiare gli ambienti chiusi negli stessi orari".
Ma questo dipendeva dal Sindaco. Nella conferenza stampa di oggi
viene negato dal Sindaco di Taranto il rischio stesso. Invece la ASL nel suo
rapporto non dice che non esiste alcun rischio, ma scrive: "Le
concentrazioni di particolato sono ancora sotto il “limite per la protezione
della salute umana”; tuttavia già a questi livelli è opportuno che individui
particolarmente sensibili (es. asmatici, cardiopatici, bambini, anziani)
cerchino di adottare precauzioni per ridurre la propria esposizione".
E perché la ASL si cautela indicando misure precauzionali?
Lo scrive la ASL nel suo rapporto al sindaco:
"Esiste associazione tra le variazioni di breve periodo
dell’inquinamento urbano e la mortalità anticipata (prematura) della
popolazione ad esso esposta". E aggiunge: "Le dimensioni del fenomeno
non sono enormi, ma rivestono notevole interesse in termini di salute pubblica,
a causa del numero di soggetti esposti (popolazione)". La ASL specifica
inoltre una cosa molto importante: "Anche a basse dosi (inferiori pure a
quelle considerate come limite minimo dagli standard di qualità dell’aria
normati in Europa) sono possibili degli effetti sulla salute umana". E
conclude: "I soggetti anziani (età > 65 anni), quelli affetti da
patologie croniche, defedati e immunodepressi, bambini sono i più
colpiti". (vedere schermata allegata "effetti avversi anche a basse
dosi)
Non a caso l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) indica
come limite da adottare la concentrazione di 20 microgrammi a metro cubo per il
PM10 in considerazione delle conseguenze sanitarie. Anche esposizioni elevate di
breve periodo (poche ore) possono produrre immediati effetti avversi sulla
salute come ictus e infarti.
Un recente studio del Langone Medical Center dell'università di New
York sottolinea la relazione tra inquinamento atmosferico e decessi per malattie
cardiache. (1)
Un incremento della presenza di particolato in atmosfera, ad
esempio 10 microgrammi per metro cubo d'aria, fa crescere il rischio di decessi
per malattie cardiache del 10%, mentre quello per malattie respiratorie nei non
fumatori aumenta del 27%. Alla luce di questi dati appare del tutto destituito
di ogni fondamento scientifico la dichiarazione del Sindaco di Taranto secondo
cui "attualmente la città non è a rischio".
Sfidiamo il Sindaco di Taranto ad un pubblico confronto sui dati
che abbiamo fornito con questo comunicato.
FONTE: http://www.ansa.it/web/notizie/canali/energiaeambiente/rifiuti/2015/09/16/inquinamento-dellaria-aumenta-il-rischio-di-morte_6508b827-c149-4810-a772-d7ab73ef2b07.html
--
Alessandro Marescotti
Presidente di PeaceLink
http://www.peacelink.it