PIERNICOLA PEDICINI
Portavoce
eurodeputato del M5s al Parlamento europeo
Coordinatore della
Commissione ambiente e sanità
REFERENDUM
CONTRO LE TRIVELLE, PEDICINI: INTENSIFICARE LA MOBILITAZIONE PER SENSIBILIZZARE
I CITTADINI POCO INFORMATI
"Il
sì della Corte di Cassazione ai referendum contro le trivelle richiesti da
dieci Consigli regionali è un grande risultato ottenuto dalla mobilitazione dei
cittadini, dai comitati No Triv e dal M5s.
Se
anche la Corte Costituzionale si pronuncerà favorevolmente, è molto probabile
che i referendum si svolgeranno nella prossima primavera insieme alle elezioni
amministrative.
Se
ciò si verificherà non si può dare per scontato che il quorum del 50 per cento
dei votanti venga superato e che i sostenitori delle trivelle stiano a guardare
e non cerchino di boicottare la partecipazione dei cittadini e l'esito dei
referendum. Pertanto, occorre intensificare l'organizzazione di iniziative per
sensibilizzare i cittadini e fare in modo che il quorum venga raggiunto e che
la maggioranza voti sì all'abrogazione dell'articolo 38 della legge Sblocca Italia
e ai cinque articoli del decreto Sviluppo sulle trivellazioni".
Lo
ha detto Piernicola Pedicini, portavoce eurodeputato del M5s e membro della
Commissione ambiente e sanità del Parlamento Ue.
"Come
M5s - ha sottolineato Pedicini - dobbiamo collaborare con tutti i sostenitori
dei referendum e puntare al risultato finale. Bene ha fatto il portavoce del
M5s consigliere regionale della Basilicata Gianni Perrino a partecipare, nelle
settimane scorse, al primo incontro organizzativo a Roma con i delegati dei
Consigli delle dieci Regioni che hanno presentato i quesiti referendari e con i
comitati e le associazioni ambientaliste.
Per
non avere sorprese - ha aggiunto l'esponente pentastellato - occorre essere in
prima fila nel comitato referendario e fare, tutti insieme, campagne di
informazione che coinvolgano l'intero territorio italiano e non solo le dieci
che hanno presentato la richiesta di referendum. I tempi per spiegare agli
italiani qual è la posta in gioco sono molto stretti, quindi bisogna
organizzarsi bene e rapidamente.
Vincere
questi referendum significherà raggiungere tre importanti risultati: mettere un
forte freno a chi vorrebbe trivellare selvaggiamente il territorio italiano su
terra e in mare; evitare che le decisioni sulle materie energetiche siano solo
in mano allo Stato, senza nessun coinvolgimento delle amministrazioni locali;
infliggere una forte sconfitta politica alle multinazionali del petrolio.
Non
va dimenticato - ha concluso Pedicini - che la richiesta di referendum su
queste materie è nata in Basilicata, la regione dove è attivo uno dei più
grandi giacimenti petroliferi d'Europa.
Se
si è arrivati fin qui, bisogna dire grazie ai cittadini e alle associazioni che
si sono mobilitati in tutto il Sud e alla tenacia dei portavoce consiglieri del
M5s Gianni Perrino e Gianni Leggieri che sono riusciti a sensibilizzare il
Consiglio regionale della Basilicata e il suo presidente Piero Lacorazza
affinché si attivasse per coinvolgere le altre nove regioni italiane.
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PIERNICOLA PEDICINI
Portavoce
eurodeputato del M5s al Parlamento europeo