“La
discoteca sui terreni colpiti da Xylella non si deve fare. Bisogna approvare in
consiglio l’emendamento anti-speculazione e chiarire il ruolo della Regione
nella vicenda”
“È passato quasi un mese dall’approvazione in Commissione
Agricoltura dell’emendamento anti-speculazione sui terreni colpiti da Xylella.
Nei giorni scorsi ho manifestato una certa insistenza nei confronti degli
uffici regionali, perché venisse iscritto all’ordine del giorno in Consiglio
regionale per la sua definitiva approvazione. Oggi sulla stampa scopro che il
consiglio comunale di Taviano ha appena approvato, all’esito di una conferenza
dei servizi a cui ha preso parte la Regione Puglia, una variante urbanistica
perché laddove sorgono ulivi secolari colpiti da Xylella sia possibile
costruire una discoteca.
Cerco
di evitare le dietrologie, faccio solo presente che una approvazione più celere
dell’emendamento avrebbe reso impossibile questa operazione. Per cui mi
informerò in maniera più precisa sul comportamento tenuto dai rappresentanti
della Regione in conferenza dei servizi, per verificare se, nel momento in cui
si è assegnato parere positivo alla variante, l’emendamento fosse già stato
discusso e approvato in Commissione. Se ci sia stata, in altre parole, una
corsa contro il tempo per mettere al sicuro una operazione edilizia che altrimenti
non sarebbe stata possibile. Di certo su questa vicenda va fatta piena
luce.
Qui
è in ballo una questione politica di fondo: si possono istituire tutte le task
force di scienziati del mondo, annunciare qualunque cosa sui giornali, reclamare
fondi per la ricerca e sventolare piani di contrasto al batterio. Ma se poi si
consentono operazioni di questo genere, con il beneplacito della Regione, è
chiaro che si sta gettando solo fumo negli occhi ai cittadini. Li stessi ai
quali si chiede di avere pazienza di fonte alle eradicazioni.
Voglio
pensare che si sia trattato semplicemente di una figuraccia a cui porre rimedio.
Per questo motivo, lunedì prossimo in Consiglio regionale proporrò
l’emendamento approvato in commissione, ma con una piccola modifica: e cioè che
il divieto riguardi non solo le varianti urbanistiche ma anche i permessi di
costruire, anche laddove si è fatto in tempo ad adottare varianti.
Per
salvaguardare gli ulivi del Salento, colpiti da una gravissima emergenza, forse
la più grave che questo territorio ha vissuto fino a questo momento, abbiamo
bisogno di fatti, non di parole. Alla luce di quanto accaduto a Taviano si
capisce l’importanza dell’emendamento di cui mi sono fatto promotore e di
quanto agire in maniera veloce sia determinante, se non si vuole arrivare a
chiudere il recinto dopo che i buoi sono scappati”.
Lecce,
28 novembre 2015