COMUNICATO DI PEACELINK
Nel febbraio del 2008 portammo alla Procura di Taranto l'esposto sulla diossina
da cui sono partite le indagini.
Oggi è iniziato il processo ILVA. Sono passati sette anni e otto
mesi da quando andammo in tribunale a depositare le analisi che attestavano un
eccesso di diossina in un pezzo di pecorino locale, un bioindicatore della
contaminazione della catena alimentare. Il pastore che produceva quel formaggio
è morto di tumore. Qui c'è la foto del pezzo di pecorino contaminato fatto
esaminare da PeaceLink in un laboratorio specializzato, le cui analisi
hanno fatto scattare l'allarme:
http://tarantosociale.org/tarantosociale/a/25341.html
Questo processo ha alla base una importante novità: parte dalla DIOSSINA e
dall'avvelenamento delle sostanze alimentari (articolo 439 del codice penale),
reato per cui sono previste pene elevatissime.
Vi è poi un'altra novità: riguarda i POLITICI che hanno guidato il Comune di
Taranto, la Provincia e la Regione Puglia. Parliamo non di personaggi marginali
della politica ma del cuore stesso del potere.
Inoltre il processo per la prima volta in Italia abbraccia un territorio così
ampio (sono interdetti i pascoli liberi in un raggio di 20 chilometri a causa
della diossina). Il reato contestato è "DISASTRO AMBIENTALE".
Altra ipotesi di reato nel processo è l'ASSOCIAZIONE A DELINQUERE: una
gravissima accusa che si avvale di intercettazioni telefoniche.
Questo è un PROCESSO APRIPISTA: molte città inquinate in Italia guardano a
Taranto.
E' infine un processo scomodo. Riguarda i PRINCIPI ETICI di una una
classe di governo che avrebbe dovuto fare tutto quanto era in suo potere per
scongiurare un disastro che è sotto gli occhi di tutti e che aveva prima di
tutto il DOVERE MORALE di salvare uomini, donne e bambini dalla morte e da
terribili malattie.
Secondo la perizia epidemiologica commissionata dalla magistratura, sarebbero
morte 386 persone in 13 anni (30 all'anno) per inquinamento industriale.
Lo studio epidemiologico SENTIERI registra un eccesso di malattie tumorali per
i bambini pari a +54%.
Di fronte a questi drammi, di fronte alla nascita di bambini già
segnati dai tumori, l'azione della magistratura costituisce oggi un'importante
varco di speranza e un'essenziale garanzia di legalità.
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Alessandro Marescotti
Presidente di PeaceLink
http://www.peacelink.it