Peacelink ha inviato oggi una lettera alla Commissione Europea
Concorrenza, facendo seguito ad una denuncia effettuata dalla stessa
associazione nell’agosto 2014.
Antonia Battaglia aveva
portato allora la Commissione a conoscenza di una possibile violazione del
diritto europeo in materia di concorrenza da parte del governo italiano,
finalizzato a erogare fondi pubblici ad ILVA al fine, probabilmente, di coprire
i debiti dell’azienda siderurgica e di rilanciarne la produzione.
Peacelink, già autrice della denuncia che ha portato la
Commissione Europea Ambiente a lanciare una procedura di infrazione contro
l’Italia per il non rispetto delle norme in materia di inquinamento
industriale, ha voluto sottolineare con questa nuova lettera che la
preoccupazione è generata dal fatto che i fondi, che vengono presentati come
necessari a opere di risanamento e adeguamento ambientale, potrebbero in realtà
essere utilizzati per garantire il funzionamento corrente dell’ILVA.
La lettera indica, inoltre,
che la questione ambientale è sempre all’ordine del giorno viste le emissioni (
quelle evidenti e non) e considerato che la preoccupazione generata dal
continuo impatto ambientale dello stabilimento è molto diffusa e avrebbe
portato la magistratura, secondo fonti giornalistiche, ad aprire nuove indagini.
Domani a Taranto comincia il
processo ILVA. Peacelink chiede quindi alla Commissione Europea di accertare
che l’uso di nuovi prestiti delle banche all’ILVA non collida con le direttive
europee e non sia finalizzato a tamponare una emorragia di perdite consistenti
e continue.
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testo originale
della lettera.
Per Peacelink
Antonia Battaglia
Alessandro Marescotti
Luciano
Manna