La Commissione Europea, Direzione
Salute, ha scritto oggi una lettera ad Antonia Battaglia di Peacelink sulla
questione Xylella, in risposta alle diverse comunicazioni inviate dalla stessa
e alla richiesta di moratoria, presentata da Peacelink, delle misure adottate
dalla Commissione Europea per combattere il fenomeno di disseccamento rapido
degli ulivi.
Il Direttore Incaricato, Michael
Flüh, scrive a Battaglia che la serietà dell’infezione obbliga tutti ad
affrontare la questione con il massimo della scrupolosità e che la Xylella
fastidiosa, regolata dalla Direttiva 2000/29/EC, obbliga gli Stati Membri a
mettere in atto tutte le misure necessarie ad eradicarla e ad evitarne
l’ulteriore diffusione.
La visita del Commissario a
Gallipoli, scrive Flüh, ha confermato un drammatico deterioramento della
situazione e l’Italia deve fermare l’ulteriore diffusione del batterio, per
preservare tutti gli ulivi che sono ancora in buona salute e produttivi e per
evitare misure unilaterali che potrebbero essere adottate da altri Stati
Membri.
Nell’area di Gallipoli visitata dal
Commissario, gli esperimenti ed i test non sono più effettuati, scrive Flüh,
« visto che l’eradicazione non è più possibile e chiedere di rimuovere
tutte le piante infette in questa zona è semplicemente non realistico.
Pertanto, questa situazione non è menzionata nel rapporto delle Autorità
Italiane al quale lei si riferisce » (Relazione del Ministero delle
Politiche Agricole e Forestali sulle misure di contrasto alla Xylella, dalla
quale si evince che solo l’1.8 % delle piante campionate presenta il batterio
Xylella).
Tuttavia, come conferma anche l’EFSA
(Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare), la rimozione degli alberi
infetti, con le altre misure previste a tal fine, è fondamentale per fermare
l’avanzamento del batterio. Secondo EFSA, infatti, non esistono a oggi altri
metodi di controllo che siano in grado di fermare o almeno di rallentare la
diffusione della Xylella. E, sempre secondo EFSA, non ci sono ancora metodi di
cura che si possano dichiarare efficaci. Dei cambiamenti nella pratica della
potatura potrebbero avere un impatto positivo sulle piante (sfrondatura,
fertilizzazione e irrigazione), ma ciò non è abbastanza per curare le piante
stesse.
« Come lei sa », scrive la
Commissione, « siamo molto impegnati a rinforzare le attività di ricerca
sul batterio e capirne meglio l’epidemiologia, il ruolo svolto dagli insetti
vettori, come anche a sviluppare e potenziare i metodi di controllo ».
Tuttavia, continua la lettera, al
momento, metodi di contenimento alternativi non sembrano essere a disposizione
e l’implementazione delle misure di emergenza dovrebbe continuare vista la
serietà della situazione.
Inoltre, conclude il Direttore
Incaricato, come già comunicato alla Dottoressa Battaglia, la Commissione sta
esplorando tutti gli strumenti finanziari a disposizione per assistere le
Autorità Italiane nella implementazione delle diverse misure in modo
sostenibile e responsabile.
Peacelink accoglie con ottimismo
l’impegno della Commissione a portare avanti con celerità la ricerca sul
batterio e sulla sua epidemiologia, e crede che sia fondamentale che finalmente
vengano presi in seria considerazione gli effetti svolti dagli insetti
vettori, che potrebbero fornire importanti informazioni sui metodi
alternativi di controllo della diffusione del disseccamento.
Peacelink si augura che le attività
di ricerca condotte dai diversi Istituti e Centri impegnati a tal fine possano
produrre quanto prima dei risultati importanti, che potranno coadiuvare
l’attività della Commissione Europea.
Il rammarico viene dalla
constatazione che il Commissario Andriukaitis, in visita in Puglia, non sia
stato portato a visitare gli alberi guariti né gli esperimenti in corso e che
le Autorità Italiane, con un atteggiamento che appare autolesionista, abbiano
concentrato la visita nelle sole zone citate nella lettera, dove il
disseccamento ha toccato tutti gli esemplari di ulivi esistenti, generando così
l’idea che non vi siano altre vie d’uscita che il taglio.
Ci si augura che le Istituzioni
Italiane vogliano finalmente correre ai ripari e far conoscere ai
rappresentanti della Commissione e dell’EFSA, che saranno prossimamente di
nuovo in Salento, anche le sperimentazioni e le cure positive già realizzate
con successo in numerose altre aree.
Peacelink rimane in contatto con le
Autorità Europee, che hanno sempre accordato grande attenzione alle attività
dell’Associazione, e si terrà sempre pronta a fare da tramite tra il Salento e
la Commissione, così come ha fatto fino ad ora, ruolo svolto ai soli fini
dell’interesse pubblico, nell’ambito dei diritti assegnati alle associazioni e
ai cittadini dal Trattato di Lisbona, in virtu’ del quale essi possono adire
direttamente le Istituzioni Europee.
Ricordiamo, infine, che Peacelink è
registrata presso la Commissione Europea, Registro di Trasparenza.
Antonia Battaglia, Peacelink.
===>lettera della
Commissione Europea, Direzione Salute