da
Valerio L'Abbate
Assistente
Deputato Giuseppe L'Abbate
342.8632827
Affinché la fruizione degli indennizzi sia consentita alla
maggior parte della aziende agricole salentine, il deputato pugliese L’Abbate,
capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera, presenta una
interrogazione parlamentare
L’epidemia
del disseccamento rapido dell’olivo che sta mietendo “vittime”
tra gli oliveti salentini e compromettendo l’olivicoltura pugliese è
divenuta oramai una priorità non solo nazionale ma anche europea. Tra gli
interventi messi a punto per fronteggiare l’emergenza fitosanitaria e sostenere
le aziende agricole gravemente danneggiate, la legge 91/2015 consente
l’accesso agli interventi compensativi del Fondo di solidarietà nazionale alle
imprese agricole che hanno subito danni a causa di infezioni di organismi
nocivi ai vegetali, con priorità per quelli legati alla diffusione del batterio
Xylella fastidiosa. Una disposizione che mette in pratica l’impegno conferito
al Governo con l’ordine del giorno a prima firma L’Abbate (M5S) durante la
conversione del decreto Imu agricola. Attuate tutte le procedure necessarie per
rendere operativi gli interventi, dunque, lo scorso 21 luglio il
ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina ha firmato il decreto di
declaratoria del carattere di eccezionalità che consente, di fatto,
alle aziende interessate di beneficiare degli indennizzi previsti.
“Un decreto legislativo che dispone che possano
beneficiare degli interventi compensativi le imprese agricole che hanno subito
danni superiori al 30% della produzione lorda vendibile. Ma molte aziende
interessate dal Co.Di.Ro. hanno produzioni differenziate, costituite non solo da
uliveti ma anche da frutteti e vigneti – dichiara il deputato
pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura – Risulta,
dunque, indispensabile chiarire, per consentire la fruizione degli indennizzi
alla maggior parte delle aziende danneggiate, se la quota è da riferirsi alla
sola produzione olivicola o se debba, invece, calcolarsi sul totale delle
colture. Ad oggi, in attesa di una più chiara definizione dei percorsi di
accesso ai benefici economici – continua L’Abbate (M5S) – la
Regione Puglia ha interrotto le procedure per la ripartizione dei fondi. Ciò
causa un prolungamento dei tempi che aggrava ulteriormente la condizione delle
aziende agricole, che registrano una significativa contrazione dei propri
redditi. Pertanto, abbiamo richiesto al ministro Martina se non ritenga urgente
intervenire per chiarire la norma, consentendo così l’accesso agli indennizzi
per le aziende agricole interessate dall’emergenza fitosanitaria che ha colpito
gli oliveti salentini”.
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da
Valerio L'Abbate
Assistente
Deputato Giuseppe L'Abbate
342.8632827
Chiuso oggi alle
14.30 il testo che racchiude semplificazioni alla coltivazione, trasformazione
e commercializzazione della canapa e dei suoi derivati. L’Abbate (M5S): “un
passo importante per dare respiro all’economia”
Dopo un serrato lavoro in Commissione
Agricoltura, sono stati votati oggi pomeriggio alla Camera gli ultimi
emendamenti alla proposta di legge 5 Stelle per il sostegno e la promozione
della coltivazione e della filiera della canapa. Si attendono ora i pareri
delle altre commissioni di Montecitorio per approvare il testo definitivo.
“Siamo molto soddisfatti del risultato
raggiunto: un risultato importante che segna un primo passo in un settore
innovativo ma che, nel nostro Paese, vede già la presenza di importanti realtà – dichiara
il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione
Agricoltura a Montecitorio – Nessun rischio per chi vuole
coltivare le sementi certificate, alleggerita la burocrazia ed i controlli
nonché previsti incentivi per la realizzazione di centri di prima
trasformazione. Agricoltura, agroalimentare, tessile ed edilizia saranno i settori
maggiormente beneficiati dalla norma. Grazie al nostro lavoro, durato oltre un
anno, prima della pausa estiva – conclude L’Abbate (M5S) – siamo
riusciti a chiudere il testo che sarà la base di partenza per una discussione
parlamentare che ci auguriamo sia il più celere possibile, in modo tale da dare
nuova linfa all’intera filiera”.