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“Una foresta urbana a Taranto per la salute”
domenica 19 luglio 2015

convegno-workshop pubblico organizzato da CISA SpA c/o sala congressi Casa Isabella di Mottola


Crispiano, 17 luglio 2015

“Una foresta urbana a Taranto per la salute”, ha proposto Angelo Massacci, ricercatore-direttore IBAF-CNR, intervenuto al workshop pubblico svolto presso la sala congressi di Casa Isabella di Mottola, per illustrare le “Applicazioni di tecniche di fitorimedio bioassistito a basso costo in località Cimino Manganecchia” a Taranto.

Dr Massacci

Un convegno,organizzato dal C.I.S.A SPA, in collaborazione con IRSA-CNR, IBAF e il DIPAR per illustrare, alla presenza delle autorità cittadine e regionali i risultati del progetto “una strategia ecosostenibile per combattere l’inquinamento dei suoli a taranto: realizzazione di un intervento di fitorimedio bioassistito in località cimino manganecchia”.

Altri relatori intervenuti sono stati il coordinatore dell'IRSA-CNR, dott. Vito Felice Uricchio che ha illustrato, con chiarezza e competenza, le “strategie di pianificazione e trasferimento tecnologico nel settore delle bonifiche ambientali”, la dott.ssa Anna Barra Caracciolo e la dott.ssa Paola Grenni del medesimo Istituto, apprezzate per quanto riferito su “Il biorimedio ed il fitorimedio bioassistito: principali obiettivi e casi applicativi” e la dott.ssa Valeria Ancona, anch'essa dell'IRSA-CNR, che ha presentato, tra l'attenzione dei numerosi presenti, la “Progettazione e realizzazione di un impianto di fitorimedio bioassistito per la riqualificazione ambientale di un'area degradata in contrada Cimino Manganecchia”(Taranto) ed ha orgogliosamente comunicato di aver ricevuto a Milano, come Istituto, il premio Lega Ambiente.

Il moderatore dell'iniziativa, dott. Lorenzo Ferrara, presidente del DIPAR, ha rivolto un apprezzamento a tutti relatori, ha ringraziato gli intervenuti, il presidente della Provincia dott. Martino Tamburrano, il dott. Vincenzo Baio,assessore all'Ambiente del Comune di Taranto, la dott.ssa Vera Corbelli, Commissario Straordinario per interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualifica di Taranto, l'ing. Carmine Carella, Responsabile tecnico di CISA S.p.A., il dott. Enzo Cesario presidente della Confindustria di Taranto e ha sottolineato il prezioso sostegno dell'imprenditore Antonio Albanese che ha finanziato il convegno.

Dagli interventi è risutata valida “La strategia di fitorimedio proposta dal CNR (IRSA ed IBAF),finalizzata alla bonifica e/o messa in sicurezza di un’area in località ex campo Cimino – Manganecchia” a Taranto, ove le analisi dell’ARPA Puglia avevano evidenziato la presenza di PCB e metalli.
La sperimentazione si è esplicata nell’ambito di un Contratto di ricerca tra CNR-IRSA e CISA S.p.A. e sulla base del “Protocollo di intesa per la salvaguardia delle risorse naturali ed il ripristino ambientale di aree degradate” siglato nel 2012 tra il Polo Scientifico e Tecnologico “Magna Grecia”, l'Arcidiocesi-Centro Educativo Murialdo di Taranto, l'ARPA e il Distretto Produttivo DIPAR, e altre aziende associate Dipar: SOCRATE srl, coordinamento attività di trasferimento tecnologico e Progeva srl, approvvigionamento compost.

L’impianto di pioppi è stato progettato e realizzato con un clone di un particolare ibrido precedentemente sperimentato su PCB in serra per accelerare la biodegradazione naturale dei PCB ed il contenimento, attraverso l’esteso apparato radicale dei pioppi sviluppatosi, dalla contaminazione diffusa da metalli pesanti presente nell’area di studio.
Ad un anno dall’impianto i risultati delle analisi chimiche dei campioni di terreno analizzati,sia dei contaminanti organici che dei metalli, confermano l’efficacia straordinaria di tale applicazione. L’azione sinergica delle piante e dei microrganismi naturalmente presenti nel terreno ha innescato in soli 14 mesi il processo di biorecupero dalla contaminazione e un generale miglioramento qualitativo delle porzioni dell’area di studio in cui sono cresciuti i pioppi.
Vista l’elevata persistenza intrinseca dei PCB (definiti notoriamente dalla Convenzione di Stoccolma POP, cioè composti organici persistenti), la presenza di una contaminazione multipla ed il fatto che l’area di studio è costituita da terreno di riporto, l’intervento di recupero ambientale proseguirà. Una valutazione a scadenza annuale della presenza dei contaminanti, dell’attività microbica e della produzione di biomassa vegetale è prevista per almeno i prossimi 3-4 anni. L’area sperimentale oggetto di studio costituisce “un laboratorio a cielo aperto” unico nel suo genere per il fitorimedio in situ di PCB e il contenimento di metalli pesanti poiché permette di seguire nel tempo la degradazione e trasformazione dei contaminanti persistenti presenti (biodegradazione fitoassistita) e verificare la consistenza della fitoestrazione e l’efficacia del fitocontenimento dei metalli, delle piante di pioppo.
Il progetto scientifico e le attività tecnico -operative a supporto, configurano il successo di un'azione di sistema, volta al trasferimento tecnologico da Ente di ricerca (CNR) ad Impresa (CISA spa), promossa e coordinata dal Distretto produttivo dell'Ambiente (DIPAR).

In autunno nuovo appuntamento, magari con uno slogan che rivoluzioni qualche pregiudizio: “Un pioppo per la vita!”.

Michele Annese



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