Comunicazioni Movimento 5 Stelle
sabato 18 luglio 2015
- MeetUp192: Tour 2015 Giù le mani dal nostro mare - MeetUp Crispiano: Terza rivoluzione industriale in Puglia - MeetUp Pulsano: bonifica e messa in sicur.Hotel New World - L'Abbate: Agricoltura, tutelare denominazione di origine dal TTIP - Petraroli: "Ilva rispetti norme sicurezza nazionali ed europee - MeetUp192: Crisi Amiu e CTP - L'Abbate: Fondi UE, Puglia rischia di perdere 162 milioni di euro - D'Amato: Xylella, chiesto parere UE su uso pesticidi - Taras in Movim.: Milano-Taranto .. due pesi e due misure! - Pedicini, D'Amato, Ferrara: Trivelle, la pagliacciata di Emiliano, Oliverio e Pittella - Galante/Petraroli: dignità e lavoro ai dipendenti Isolaverde
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LA TERZA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE IN PUGLIA A CRISPIANO
Sabato 18 avremo il piacere di ospitare il Dott. Angelo Consoli a Crispiano nella suggestiva cornice di Villa Falcone per una serata tutta dedicata alla TERZA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE IN PUGLIA Angelo Consoli è direttore dell'Ufficio Europeo di Jeremy Rifkin nonchè presidente del Cetri Tires, un fine studioso e autore insieme a Livio De Santoli del saggio Territorio Zero un manuale che descrive molto bene come strutturare una società a Rifiuti Zero, Km zero ed Emissioni Zero. L'Economia Circolare è ormai una realtà in molti paesi del Mondo ed è stata richiamata per la sua valenza Economica e sociale anche da Papa Francesco nella sua Enciclica Verde Laudato si' Parleremo di sviluppo possibile, di esperienze come quella del NORD PAS DE CALAIS in Francia, della necessità di adottare anche in Puglia un'Assessorato alla Terza Rivoluzione Industriale capace di far diventare la nostra Regione la prima in Italia per innovazione e lungimiranza. Approfondiremo temi scottanti come l'Ilva e la sua possibile Riconversione anche alla luce degli ultimissimi fatti di cronaca e soprattutto tutte quelle occasioni di lavoro che possono essere create subito con l'Economia Circolare !!!
Una serata di approfondimento e di confronto ... e al termine avremo anche la possibilità di assaggiare prodotti tipici rigorosamente a Km 0
MEETUP AMICI DI BEPPE GRILLO CRISPIANO -- Luca Lopomo M5S Comunicazione e Stampa email: lucalopomo.comunica@gmail.com tel. 392 70 63 747
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" Un lavoro che ha richiesto due anni di costante e fattiva applicazione quello portato avanti dal Meetup Pulsano 5 Stelle, per risolvere il gravissimo problema degli stabili pericolanti nella Marina di Pulsano. Questo quanto riferito dall'attivista Giuseppe Mastronuzzi, pienamente soddisfatto per aver dato definizione ad una vicenda, che per molti anni ha angosciato gli abitanti della zona in cui insiste l'ormai rudere di quello che, negli anni d'oro della Marina di Pulsano, fu l'Hotel New World. L'iniziativa del ‘Meetup Pulsano 5 Stelle' fu intrapresa nel giugno del 2013, anche a sostegno della raccolta firme organizzata tra i residenti e i villeggianti di Montedarena, preoccupati per lo stato in cui versava ormai da molti anni l'ex albergo. Numerose le istanze che sono state inoltrate e che oggi vedono affermato il diritto dei cittadini alla sicurezza, all' igiene ed al decoro. La prima istanza fu rivolta al Sindaco di Pulsano e poi in successione ne furono interessati il Prefetto, il Portavoce del Movimento 5 Stelle, onorevole alla camera dei deputati Giuseppe D'Ambrosio, ed infine, il curatore fallimentare del Procedimento Esecutivo pendente sull'immobile. A distanza di due anni, qualche giorno fa, nelle giornate del 13 e 15 luglio, una squadra di operai incaricati dal Comune di Pulsano, ha proceduto alla completa bonifica dell'area, nonché alla messa in sicurezza della stessa, come già era avvenuto lo scorso inverno per la porzione dell'immobile ricadente sul viale Venere. Gli sforzi e l'impegno profuso dal 'Meetup Pulsano 5 Stelle' hanno portato i loro frutti. I residenti e villeggianti hanno finalmente ottenuto quel minimo di decoro e sicurezza tanto anelato, mentre per il 'Meetup Pulsano 5 stelle', questo risultato, rappresenta anche una grande vittoria in termini di legalità.
www.pulsano5stelle@gmail.com
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da Valerio L'Abbate Assistente Deputato Giuseppe L'Abbate 342.8632827
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da giuseppe.mastronuzzi@gmail.com
Petraroli (M5S): "Ilva rispetti le norme Nazionali ed Europee sulla sicurezza nei luoghi di lavoro
In seguito dell’incidente che ha portato alla morte Alessandro Morricella, operaio 35enne dell’Ilva investito, pare, da una violenta fiammata mista a ghisa liquida a elevata temperatura, che si è sprigionata dall’impianto mentre eseguiva le operazioni di controllo della temperatura dell’altoforno, il Governo ha inteso varare l’ottavo decreto salva Ilva, con l’unico intento di bloccare il provvedimento di sequestro dell'AFO2 disposto dalla procura tarantina, senza facoltà d’uso.
Con un colpo di mano, volto a velocizzare l’approvazione del contenuto del DL 92/2015, il Governo ha “spacchettato” il provvedimento inserendolo all’interno del DL 83/2015 in materia fallimentare, civile e processuale civile e di organizzazione e funzionamento dell'amministrazione giudiziaria.
Il MoVimento 5 Stelle, oltre a contrastare il provvedimento all’interno delle Commissioni, ha presentato delle interrogazioni, in Italia e in Europa, in cui chiede chiarimenti sul rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro all’interno del siderurgico tarantino.
“Come evidenziato dal G.I.P. Rosati all’interno del decreto con il quale ha convalidato il sequestro di AFO2, l’impianto pare fosse sprovvisto dei più elementari dispositivi destinati alla protezione dell’incolumità dei lavoratori, per questo” – dichiara Cosimo Petraroli (M5S) – “ho presentato un’interrogazione in cui chiedo al Ministro del Lavoro Poletti quali azioni intende adottare per assicurare una maggiore vigilanza sull'applicazione della legislazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro all’interno dello stabilimento ILVA di Taranto e di informare il Parlamento sulla situazione attuale all’interno del siderurgico tarantino."
“Il Ministro – prosegue Petraroli – dovrebbe anche chiarire chi, tra la Proprietà e il Direttore dello stabilimento, ricopre la figura del Datore di Lavoro ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e come mai nessuno dei Commissari straordinari è stato chiamato a rispondere della morte dell’operaio dell’Ilva, giacché il settimo decreto Salva Ilva garantisce loro l’immunità solo per le condotte poste in essere in attuazione del Piano in materia ambientale e non sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.”
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Il comune di Taranto, due pesi e due misure ...
L’11 Luglio 2015 è giunta nella città dei due mari, nella meravigliosa cornice della Rotonda sul Lungomare, la “Milano - Taranto”, entusiasmante corsa su moto d’epoca (alcune anche di grande valore) che, da 29 edizioni consecutive, attraversa i luoghi più suggestivi d’Italia partendo dal capoluogo lombardo per giungere in quello ionico, percorrendo circa 1747 km di strade. La rievocazione dello storico evento quest’anno, però, ha subito un vero e proprio “sabotaggio” da parte dell’amministrazione comunale tarantina; infatti, lo scorso sabato ad attendere gli stremati ed eroici centauri, c’era esclusivamente uno sparuto gruppo di stoici appassionati e null’altro: nessuna accoglienza formale, nessun assessore, nessun gazebo, zero punti di ristoro ... il totale deserto. I corridori abbandonati al loro destino e senza zone coperte in cui reidratarsi dall’atroce caldo hanno immediatamente abbandonato Taranto per recarsi a Bari dove accolti degnamente sono stati premiati e festeggiati in pompa magna. Anche in questa occasione i nostri amministratori hanno mostrato tutti i loro limiti nella gestione della città e di eventi turistico - sociali importantissimi. L’incredibile lassismo per un momento storico di tale rilievo, che ha visto partecipanti arrivare da ogni nazione d’Europa, ha dell’assurdo e dell’inconcepibile in considerazione del fatto che tali occasioni sono per Taranto oro colato in ottica promozionale per un eventuale rilancio d’immagine. Diversa (e non ne comprendiamo le motivazioni) è stata l’attenzione dei nostri amministratori verso altri avvenimenti organizzati in città. Tra le recenti delibere, c’è infatti da rilevare quella riguardante l’evento “Ti parlo di Lucio”, svoltosi a Taranto il 12 Luglio (giorno successivo alla Milano - Taranto), abbinato al 76° Concorso Nazionale di Miss Italia, per il quale l’amministrazione comunale si è prodigata con pubblicità, patrocinio, spese riguardanti SIAE e affissione di manifesti; un gran da farsi e grossi esborsi di denaro pubblico per questa manifestazione che a quanto pare è persino PRIVATA, i cui diritti appartengono ad un agenzia denominata “musica e parole”. Da una parte, quindi, completo abbandono per un evento storico pubblico di risonanza continentale e dall’altra partecipazione attiva per avvenimenti di scarso rilievo e di interesse privato … insomma DUE PESI E DUE MISURE! Davanti a questo differente modo di valutare le iniziative, ci si interroga soprattutto sulle reali motivazioni che spingono questo Comune a muovere la propria attenzione verso eventi di basso spessore storico culturale, danneggiando altri che invece potrebbero davvero far crescere la città. Ci si domanda anche se questa amministrazione può disporre di somme di questa entità stante il richiamo della Corte dei Conti sul bilancio e con quali criteri si scelgono gli eventi da patrocinare. Il Meetup Taras in MoVimento resta piuttosto perplesso dalla strana scelta degli eventi sui quali veicolare denaro pubblico, valutazioni effettuate senza un senso logico e senza tener conto delle difficoltà economiche dell’Ente. E’ quindi lecito domandarsi infine perché la nostra “cara” amministrazione abbia adottato per questi due ultimi recenti eventi un metodo discriminatorio? … A pensare a male si fa peccato ma spesso ci si azzecca, probabilmente se le a condurre le motociclette d’epoca fossero state delle donne dalle splendide fattezze e magari sponsorizzate da qualche multinazionale del petrolio le cose sarebbero andate diversamente. 15-07-2015
a Taranto
a Taranto
la Festa a Bari ...
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TRIVELLE, LA PAGLIACCIATA DEI GOVERNATORI EMILIANO, OLIVERIO E PITTELLA CHE PROTESTANO CONTRO SE STESSI
"La manifestazione di oggi a Policoro in Basilicata indetta dai governatori Emiliano (Puglia), Oliverio (Calabria) e Pittella (Basilicata) contro le trivelle in mare, è una vera e propria pagliacciata e un'offesa all'intelligenza dei cittadini.
Come può essere possibile che questi signori, esponenti di primo piano del Pd e amici di Renzi che ha varato varie norme per far trivellare l'Italia in lungo e largo, si siano messi a protestare contro se stessi?". Lo sostengono in un comunicato stampa congiunto i portavoce eurodeputati del M5s Piernicola Pedicini, Rosa D'Amato e Laura Ferrara.
"E' evidente a tutti - evidenziano - che si tratta di un furbo e goffo doppio gioco che vuole confondere i cittadini e mira a salvare il Pd dalla responsabilità di aver esautorato gli enti locali dalla possibilità di dire sì o no alle estrazioni petrolifere.
Emiliano, Oliverio e Pittella, invece di indire manifestazioni, se veramente hanno cambiato idea e sono contro le perforazioni in mare, facciano tutto quello che gli compete sul piano istituzionale per bloccare i disegni di Renzi e delle compagnie petrolifere, chiedano scusa ai cittadini e spieghino dov'erano quando il M5S e le associazioni ambientaliste italiane si battevano per evitare che il decreto Sblocca Italia diventasse legge.
Inoltre, chiariscano perché, in quel periodo, non hanno fatto nulla per fare in modo che i parlamentari del Pd della Puglia, della Calabria e della Basilicata votassero contro il provvedimento e, poi, nel caso di Pittella, che allora era già in carica, vorremmo che spieghi perché la Regione Basilicata non ha presentato ricorso alla Corte costituzionale a differenza di altre sei Regioni italiane che lo hanno fatto.
I tre presidenti "rivoluzionari" del Pd sono dei "volponi" che essendo in difficoltà con i cittadini per le porcate del loro segretario e premier non eletto Renzi, ricorrono a queste ipocrite proteste speculando e strumentalizzando sulla buona fede di molti cittadini che, pur di far sentire la loro voce contro le trivelle, hanno partecipato alla manifestazione di oggi.
Le tattiche del Pd, che dice una cosa e ne fa un'altra, non sono più accettabili. Il giochetto di vedere che gli stessi carnefici tentano di soggiogare le vittime e di depotenziare la vera protesta cercando di gestire sia la maggioranza che l'opposizione e una vecchia tecnica che con il M5S non è più praticabile.
Per uscire dall'impasse e salvare un briciolo di coerenza, - concludono Pedicini, D'Amato e Ferrara - consigliamo ai governatori del Pd di sostenere la richiesta di referendum abrogativo dell'articolo 35 del "Decreto Sviluppo" così come hanno proposto i consiglieri regionali della Puglia del M5s. Solo in questo modo, si possono bloccare i procedimenti per i progetti di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi già in atto che ora possono essere accelerati grazie alla sciagurata legge Sblocca Italia".
Ufficio stampa - Per contatti cell. 3920460174
PIERNICOLA PEDICINI - ROSA D'AMATO - LAURA FERRARA Portavoce eurodeputati del M5s al Parlamento europeo
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da G. Mastronuzzi
Si restituisca dignità e lavoro ai dipendenti di Taranto Isolaverde
Il Consigliere Regionale Marco Galante (M5S) sollecitato dai lavoratori della società in house Taranto Isolaverde, partecipata al 100% della Provincia di Taranto, si è immediatamente attivato nel cercare una soluzione definitiva al problema delle Province pugliesi e delle sue società partecipate.
Questa società, nata con lo scopo di contemperare le esigenze sociali e ambientali di uno dei più delicati settori delle pubbliche attività, razionalizzandone le strutture operative e gli interventi ordinari e straordinari, sin dalla sua costituzione ha vissuto momenti di difficoltà finanziaria dovuti anche, ma non solo, alla crisi economica tuttora in atto.
Già nel 2012 era stata aperta una procedura di mobilità per favorire quello che tecnicamente si chiama accompagnamento alla pensione dei dipendenti, mascherando le scarse risorse finanziarie a disposizione della Provincia di Taranto.
La situazione, negli ultimi mesi, si è ulteriormente aggravata: il 29 maggio 2015 è stata firmata la proroga dei contratti di solidarietà al 50%, per ulteriori 6 mesi, nei confronti di 225 dipendenti mentre per ulteriori 40 dipendenti si sono aperte le porte del prepensionamento. Nel frattempo una parte dei dipendenti impiegati in svariati ruoli, non percepiscono lo stipendio da diversi mesi.
Questa situazione è paradossale considerando i crediti esigibili della Provincia, la cui cifra si aggira intorno ai 950.000 euro, ammontare che poteva essere utilizzato per pagare gli stipendi degli operai. Questa condizione mette a serio rischio l’intera circoscrizione tarantina poiché non vengono più eseguite da diverso tempo le opere di manutenzione stradale, di prevenzione dagli incendi boschivi e di controllo e manutenzione delle caldaie sull’intero territorio.
Non potevo non ascoltare la sofferenza manifestata dai dipendenti – dichiara Marco Galante (M5S) – per questo mi sono subito attivato nonostante il ritardo nella proclamazione a consigliere regionale, ricevuta solo pochi giorni fa.
Ho contattato personalmente il deputato Cosimo Petraroli, membro della Commissione Politiche dell’Unione Europea, eletto nella circoscrizione Lombardia 2 ma originario del tarantino, che ha portato la questione sui banchi del governo attraverso un’interrogazione.
Le difficoltà che stanno vivendo i dipendenti della partecipata della Provincia di Taranto non mi sorprendono per nulla – dichiara il deputato Cosimo Petraroli (M5S) – questi sono gli effetti della Legge Delrio sul riordino delle Province, voluta dal governo Renzi. Abbiamo pertanto chiesto al Governo di convocare un tavolo di lavoro con gli enti territoriali e il Presidente della Società in House “Taranto Isolaverde S.p.A.” per la risoluzione della vertenza, evitando di colpire la parte più debole in campo: i cittadini.
Marco Galante
Cosimo Petraroli
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