“La giornata mondiale dell’ambiente? Nell’Italia della
corsa alle trivellazioni petrolifere e del disastro ambientale
abusivo che introduce la deresponsabilizzazione ambientale
dell’industria che inquina, non c’è proprio niente da festeggiare”.
Lo dichiarano i coportavoce dei Verdi Luana Zanella e Angelo
Bonelli che aggiungono: “Con la motivazione della crisi sono stati
approvati provvedimenti nemici dell’ambiente, dell'economia verde e
della salute dei cittadini”.
"Qualche esempio? Il decreto 91/2014 con il quale
il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha demolito in tre
mosse il principio chi inquina paga, facendo un regalo sulle
bonifiche al ministero della Difesa, visto che il decreto rende
meno restrittivi i valori di contaminazione del suolo per non fare
le bonifiche o impegnare meno risorse per fare il risanamento
ambientale - continuano i leader ecologisti -. Con il decreto
'spalma incentivi', poi, il governo ha affossato definitivamente il
settore industriale delle energie rinnovabili. Con lo Sblocca
Italia, invece, è stato un tripudio di trivelle, inceneritori per
tutti e del cemento”.
“La scelta di politiche energetiche basate
principalmente su fonti fossili e la promozione delle trivellazioni
petrolifere porta indietro di decenni l’orologio delle nostre
politiche ambientali e condanna il paese a vivere in un medioevo
industriale senza investire in innovazione e progresso - concludono
Bonelli e Zanella -. Con queste premesse si prospetta per l’Italia
un ruolo da comprimario alla Conferenza ONU sul clima di Parigi
dove si dovrebbero decidere le sorti dell’umanità con impegni
vincolanti sul clima”.
|