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Blasi su TAP
giovedì 21 maggio 2015

da blasi.ufficiostampa@gmail.com



“Impugnare l’autorizzazione unica per Tap

sia il primo atto della nuova giunta regionale”

Impugnare l’Autorizzazione Unica rilasciata dal ministro Guidi per il gasdotto Tap sia il primo atto della nuova giunta regionale. Lo chiedo a Michele Emiliano, che ha già dichiarato di volersi fare in quattro per evitare l’approdo a San Foca del gasdotto. Ci sono 60 giorni di tempo e dunque la tempistica è favorevole. Questa è una battaglia nella quale il Governo ha assunto un atteggiamento di sordità nei confronti del territorio, dei Comuni di Melendugno e di Vernole, della Provincia di Lecce e della Regione Puglia. È bene che ora ad opporsi in tutte le modalità consentite dalla legge non restino da soli i Comuni di Melendugno e Vernole.

Accanto alla contestazione, chiedo a Emiliano di farsi promotore di una proposta di più razionale approdo dell’opera in Puglia. E cioè che la Regione avvii una trattativa con l’azienda e con Enel perché il gasdotto Tap possa favorire la riconversione della centrale a carbone di Cerano. Abbiamo bisogno, nella Puglia che verrà, di lavorare sulla riduzione delle fonti inquinanti che continuano a incidere negativamente sulla salute dei cittadini e positivamente solo sugli affari delle industrie energetiche, che continuano a fare ingenti profitti a fronte del moltiplicarsi di patologie riconducibili all’inquinamento. Inoltre la riduzione della produzione di energia da fonti fossili è uno degli obiettivi che i paesi dell’Unione Europea si sono dati con la Strategia di Lisbona UE 2020.

Oggi leggiamo invece che nel 2020 la Tap con approdo a San Foca dovrebbe essere completata, implementando anziché diminuire, la rilevanza degli impianti industriali impattanti. Ebbene io credo che il Governo non possa esimersi dal perseguimento degli obiettivi europei e dal lavorare per raggiungerli. Questa pagina nera del mancato dialogo con il territorio pugliese deve essere presto archiviata. E chiedo a Michele Emiliano di far valere le ragioni della Puglia”.

Lecce, 21 maggio 2015





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